Gli istituti di Guangzong introducono il Pugilato del Fiore di Prugno nei programmi scolastici, per promuovere cultura e salute
La pratica del Meihuaquan, traducibile letteralmente come Pugilato del Fiore di Prugno, è stata recentemente introdotta nelle scuole primarie e secondarie della contea di Guangzong, nella provincia settentrionale dello Hebei. L’integrazione della disciplina nel curriculum scolastico nasce dalla duplice esigenza di introdurre gli studenti ad una delle più antiche e affascinanti manifestazioni della cultura tradizionale, educandoli al contempo a prendersi cura della propria salute.
Riconosciuto il 5 marzo 2007 come parte del Patrimonio Culturale Immateriale cinese alla presenza dei vertici del governo, il Pugilato del Fiore di Prugno ha oltrepassato negli anni i confini nazionali, incentivando il confronto e la cooperazione tra popoli e culture diverse. A partire dal 1° ottobre 2016, anno dell’istituzione della Federazione Internazionale Meihuaquan (IMHQF), l’associazione si è infatti impegnata attivamente nella trasmissione globale dell’antico stile, mediante seminari, competizioni ed eventi culturali. In Italia, l’introduzione della branca nota come “Ramo della Famiglia Bai”, praticata nella provincia orientale dello Shandong, si deve al maestro Zhang Zuyao, a partire dal 1975.
Le origini del Pugilato del Fiore di Prugno sono controverse e custodite da numerosi miti, i quali attribuiscono la nascita di alcuni suoi sottostili al leggendario Yun Pan, vissuto negli anni precedenti la fondazione della dinastia Han (202 a.C. – 220 d.C.); non mancano tuttavia fonti alternative, che collocano piuttosto la nascita della disciplina durante il Periodo delle Primavere e degli Autunni (722 – 481 a.C.) o negli anni compresi tra la caduta dei Ming (1368 – 1644) e la successiva dinastia Qing (1644 – 1912).
Nonostante l’incerta datazione dell’antico stile marziale, evidenti e profondi appaiono invece i suoi legami con i precetti della filosofia cinese e della medicina tradizionale. Negli anni, il Meihuaquan si è espresso in ogni angolo della Cina mediante una grande varietà di ramificazioni, che hanno consentito ai praticanti di realizzare in modi diversi le quattro funzioni individuate dal professor Yan Zijie nell’articolo Les Fonctions du Meihuazhuang: fortificare il corpo per essere in buona salute, difendersi ed allenarsi al combattimento, guarire la malattia nonché sviluppare l’intelligenza e la saggezza.
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