Cronache di un venditore di sangue(许三观卖血记,Xu Sanguan mai xue ji), pubblicato nel 1995, costituisce una delle migliori prove narrative di Yu Hua(余华), uno degli scrittori cinesi più famosi.
L’opera, come si evince dal titolo, si configura come una registrazione impersonale della vita del protagonista Xu Sanguan(许三观), un trasportatore di bozzoli di baco da seta costretto a vendere il proprio sangue per sostenere la sua famiglia, composta da sua moglie Xu Yulan (许玉兰)e i suoi figli Felice Uno(一乐,Yile), Felice Due (二乐,Erle)e Felice Tre(三乐,Sanle).
Le cronache della sua vita coprono un arco temporale di circa quarant’anni, che va dai primi anni della RPC agli anni successivi alla fine della Rivoluzione Culturale (1966-1976). Avvalendosi di uno stile che mescola con esemplare maestria toni tragici e umoristici e che impiega un linguaggio semplice e diretto, l’autore intesse una narrazione travolgente che risulta nel suo insieme leggera e profonda.
A colpirci del romanzo è la concreta umanità del protagonista, che lo porta a compiere gesti sconsiderati, ma anche a capire i suoi sbagli e a riscattarsi. Se nella prima parte del libro risulta un personaggio antieroico, come quando ripudia Felice Uno una volta scoperto di non essere suo padre biologico, con l’avanzare della narrazione assistiamo ad un suo profondo cambiamento, che lo rende più empatico e considerevole. Ad esempio, alla fine, il protagonista oltrepassa il rancore provato per il primogenito, riconoscendo l’affetto reciproco e arrivando a sfiorare la morte vendendo il sangue una moltitudine di volte per coprire le spese delle sue cure ospedaliere.
In conclusione, Cronache di un venditore di sangue rappresenta un must della letteratura cinese contemporanea, nonché uno dei libri migliori per avvicinarsi all’opera di Yu Hua. Leggendo questo romanzo, potrete immergervi in una Cina in trasformazione, tra tradizione e modernità, e scoprire le sfumature di una cultura affascinante e complessa.