Nanjing- (Xinhua) – Per Luca Pozzi, direttore generale della Manuli Hydraulics (Suzhou) Co., Ltd., il mercato cinese è il più grande al mondo e il suo potenziale rimane enorme, per cui non ha mai perso la fiducia nell’espansione della presenza dell’azienda italiana in Cina.
“Certo, l’ambiente sarà più competitivo, ma rimaniamo molto fiduciosi grazie agli specifici progetti che abbiamo avviato qui”, ha affermato Pozzi. L’ottimizzazione della risposta cinese al COVID-19 è stata fondamentale per lo sviluppo del business dell’azienda, ha affermato, poiché possono siglare accordi incontrando i loro partner di persona.
Manuli, che produce principalmente tubi indraulici flessibili, ha fatto il suo ingresso nella città di Suzhou, nella provincia orientale cinese di Jiangsu, nel 2005, e da allora ha intrapreso un rapido percorso di sviluppo. “Il nostro impianto di tubi flessibili a Suzhou opera ad alta capacità, e prevediamo che i volumi totali di quest’anno rimangano stabili rispetto allo scorso anno”, ha dichiarato Pozzi.
“Ci concentriamo sulla qualità e sull’efficienza dei costi, e la filiale dedicata alla ricerca e allo sviluppo di Suzhou continua a sostenere soluzioni innovative per i nostri clienti cinesi e asiatici”, ha dichiarato, sottolineando che stanno valutando la possibilità di investire nel settore energetico per diventare più sostenibili.
Suzhou, definita “la Venezia d’Oriente” da Marco Polo, ha approfondito il suo rapporto con l’Italia. Sede di circa 150 aziende italiane, è diventata la città con una delle maggiori concentrazioni di investimenti italiani d’oltreoceano.
“Suzhou presenta un ambiente ideale per gestire le operazioni, dal momento che è presente una grande industria manifatturiera, con un’offerta consolidata di fornitori e servizi”, ha affermato Pozzi. “L’amministrazione è ben preparata e può dare sostegno per quanto riguarda progetti tecnici e ambientali”.
“Un buon ambiente imprenditoriale e un governo altamente efficiente sono tra i fattori favorevoli che ci hanno spinto a scegliere la Cina per sviluppare la nostra attività”, ha dichiarato Flavio Zaghini, amministratore delegato dell’Asia per Piovan Group, azienda leader nella produzione di sistemi di automazione.
L’azienda Piovan, con sede in Italia, è presente sul mercato cinese da oltre 20 anni. Nel 2021, l’azienda ha ampliato la sua presenza nel Paese firmando un accordo per costruire un nuovo stabilimento a Suzhou, che sarà completato entro il 2024 e diventerà il quartier generale di tutte le filiali del gruppo nella regione asiatica.
“Siamo fiduciosi che il nostro investimento in Cina sarà uno dei fattori chiave per la nostra crescita nei prossimi anni”, ha detto Zaghini.
Anche Paolo Ottaviani, direttore generale della Viani Trade Consultin Co., Ltd., ha espresso il suo voto di fiducia nell’economia cinese.
L’italiano ha fondato l’azienda nella città di Yancheng, nel Jiangsu, nel 2018, con l’obiettivo di fornire servizi di consulenza per gli investitori stranieri. Ha assunto l’iniziativa di introdurre l’ambiente e le politiche imprenditoriali cinesi ai potenziali investitori in Italia.
“Auspico di essere un ponte tra la Cina e l’Italia, e di promuovere una situazione vantaggiosa per tutti attraverso la cooperazione”, ha affermato Ottaviani. Si è inoltre detto convinto che la Cina continuerà a promuovere un’apertura ad alto livello e che esiste un grande potenziale per gli investimenti.
La Cina intensificherà gli sforzi per attirare e utilizzare gli investimenti esteri, secondo il rapporto di lavoro del governo presentato il 5 marzo durante la prima sessione della 14ma Assemblea nazionale del popolo, l’organo legislativo del Paese.
Il Paese amplierà l’accesso al mercato, continuerà ad aprire il settore dei servizi moderni, garantirà che le aziende finanziate dall’estero ricevano lo stesso trattamento di quelle nazionali, migliorerà i servizi per le aziende finanziate dall’estero, e agevolerà l’avvio di importanti progetti finanziati dall’estero, si legge nel rapporto.
Sempre più aziende estere stanno valutando le opportunità in Cina, nella speranza di ottenere una spinta per la crescita nella seconda maggiore economia mondiale, in un contesto di incertezza globale.
Gli investimenti diretti esteri in uso effettivo nella Cina continentale sono aumentati del 14,5% su base annua, raggiungendo 127,69 miliardi di yuan a gennaio di quest’anno, secondo il ministero del Commercio. In termini di dollari, l’afflusso di investimenti diretti esteri ha subito un incremento del 10% su base annua, per un totale di 19,02 miliardi di dollari.
“Nonostante la pandemia e i problemi internazionali, gli affari a livello mondiale sono stati davvero buoni negli ultimi anni”, ha dichiarato Zaghini. “E ci prepariamo ad affrontare le sfide future con fiducia”.