Si è svolto in collegamento tra Chongqing, Londra, Düsseldorf e Roma l’evento Urban Youth Join Hands Across Lands and Seas
di Ilaria Gerace
Venerdì 24 febbraio 2023, presso la sede situata nel quartiere San Lorenzo di Roma, Cina in Italia ha ospitato la sala italiana del China-Europe Youth Dialogue. L’evento, organizzato dal Chongqing International Communication Center e dalla Luhai International Communication Foundation e intitolato Urban Youth Join Hands Across Lands and Seas, si è svolto in streaming e ha visto la partecipazione di giovani provenienti da Roma, Londra, Düsseldorf e Chongqing.
Insieme a vari esperti ed esperte sul clima, gli studenti e le studentesse hanno avuto la preziosa opportunità di confrontarsi sull’impatto che il cambiamento climatico ha sui propri Paesi e di discutere sulle misure che i rispettivi governi stanno attuando per contrastarlo.
Il dibattito si è articolato in tre round, condotti dal reporter della sala principale di Chongqing e co-presentati rispettivamente da Howard Zhang per la sala di Londra, da Marcel Klee per la sala di Düsseldorf e da Maria Giulia Palleschi per la sala di Roma.
Durante il primo round, a turno ogni Paese ha illustrato la situazione attuale, mettendo in luce le problematiche relative al cambiamento climatico che stanno affrontando sia le nazioni europee coinvolte che la Cina: aumenti record delle temperature, siccità, carenza di prodotti ortofrutticoli, danni sulla salute ed enormi perdite economiche sono solo alcuni dei tragici effetti di cui siamo testimoni ogni giorno.
A seguire, nel secondo round, gli speaker hanno presentato le misure che i vari governi stanno portando avanti per contrastare il cambiamento climatico. Sono state menzionate sia iniziative a livello mondiale, come la COP27, ossia la conferenza dell’ONU sul clima tenutasi nel novembre scorso, e gli accordi di Parigi del 2015, sia l’impegno dell’Unione Europea, che ha posto l’obiettivo di ridurre di almeno il 55% le emissioni di gas serra entro il 2030 e di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, sia iniziative a livello locale, come il caso dell’impiego dei soffioni boraciferi in Toscana come fonte di energia elettrica alternativa.
Durante l’ultimo round sono state avanzate una serie di proposte per contrastare il cambiamento climatico, sia a livello governativo che a livello individuale. Sebbene sia stato sottolineato da alcuni come siano i governi, le multinazionali e in generale i Paesi sviluppati, e non i singoli individui, ad avere la maggiore responsabilità dei tragici effetti sull’ambiente, tutti i partecipanti all’evento si sono trovati d’accordo nel sostenere che anche i singoli cittadini possono fare la loro parte. Tra i suggerimenti proposti, vi è stato quello di spostare all’interno delle scuole il dibattito su queste tematiche così rilevanti già a partire dalla tenera età ed istruire i giovanissimi al rispetto per l’ambiente. Sono stati condivisi anche consigli su cosa poter fare per contribuire alla causa: dall’utilizzare i trasporti pubblici e le auto elettriche, a comprare vestiti realizzati da business locali e con materiali naturali, fino all’evitare gli sprechi e al seguire un’alimentazione vegana.
Sia gli speaker che i partecipanti hanno dimostrato forte curiosità nel conoscere la situazione degli altri Paesi. Non sono mancate, infatti, domande rivolte ora ad un Paese, ora all’altro, ai fini di comprendere più a fondo le dinamiche che muovono ciascuna nazione. I giovani oratori della sala italiana, ossia gli studenti e le studentesse Federica Curci, Jacopo de Cinti e Benedetta Mascaretti, hanno esposto con chiarezza le loro opinioni sul clima, manifestando un profondo interesse e impegno sul tema.
Dopo tre ore di illuminanti interventi e vivaci confronti, l’evento si è concluso con successo. Dopo aver assaporato pietanze cinesi e italiane preparate con cura dall’associazione e degustato del tè cinese, gli ospiti si sono congedati, soddisfatti di aver vissuto un’esperienza tanto illuminante, pieni di fiducia nelle nuove generazioni e colmi di speranza per il futuro.