Il 6 ottobre del 2022 è uscito nei cinema italiani Everything, Everywhere all At Once: si tratta di una dramma commedia di produzione americana che racconta con un risvolto fantasy le vicende di Evelyn Quan Wang, un’immigrata cinese trasferitasi insieme al marito Waymond negli Stati Uniti e che gestisce una lavanderia a gettoni. Nel giro di poco tempo il film ha riscosso un enorme successo, venendo accolto positivamente dalla critica e ottenendo due golden globe e undici nomination agli oscar 2023.
La pellicola presenta una struttura ben precisa ed esplicita, composta da tre parti (Everything, Everywhere, All At Once) durante le quali scopriamo sempre più il significato sottostante la trama.
Il film si apre all’interno della lavanderia, in cui un’indaffarata Evelyn cerca di gestire diversi problemi: l’anziano ed esigente padre appena giunto da Hong Kong, il marito che cerca di presentargli le carte per il divorzio, la figlia Joy che cerca di farle accettare la sua fidanzata Becky, ma soprattutto l’ispezione della lavanderia da parte dell’agenzia delle entrate. È proprio l’incontro con l’ispettrice la scena centrale del film, in quanto si introduce il concetto di multiverso. Vediamo infatti che Waymond durante questo colloquio assume una personalità diversa, in quanto il controllo del suo corpo viene preso da “Alpha Waymond”, un’altra sua versione proveniente da un universo parallelo. Una Evelyn sotto shock viene dunque messa al corrente dalla variante del marito dell’esistenza degli universi paralleli e dell’incombente minaccia al loro equilibrio, costituita da Jobu Tupaki, che tramite un buco nero vuole distruggere il multiverso stesso. Lo scopo della donna è proprio quello di tentare di fermarlo; Evelyn, viaggiando nel multiverso, riesce a impersonarsi nelle varie versioni di se stessa, le quali hanno abilità diverse che può sfruttare in battaglia. Ma durante questa lotta continua scopriamo che Jobu è in realtà una versione di un suo familiare, il cui vero piano è ben distante dall’intenzione di distruggere gli universi ed è in realtà espressione di un conflitto interno.
Il film si conclude con un lieto fine e con una lezione fondamentale per lo spettatore: in un mondo dove nulla sembra importare dobbiamo aggrapparci alle persone a cui teniamo, tenendo conto di come le nostre scelte abbiamo un impatto anche su di loro. Vediamo infatti che Evelyn tramite i suoi viaggi e la sua lotta si avvicina molto alla visione nichilista di Jobu riguardo la vita, per cui nulla ha un senso (il personaggio di Jobu possiede l’abilità di vedere e percepire ogni possibile universo); ma le parole di Waymond, personaggio espressione di positività, portano Evelyn a ricredersi e a vedere la realtà come altro rispetto a un vuoto privo di senso. La pellicola è in pratica una metafora della vita quotidiana, con tutte le scelte che implica e le problematiche e emozioni che comporta.
La forza di questa dramma-commedia sta anche nel cast, in cui troviamo soprattutto attori di origine cinese. La protagonista è interpretata da Michelle Yeoh (il suo nome cinese è Yáng Zǐqióng 楊紫瓊), attrice nata in Malesia da una famiglia di origini cinesi e con una brillante e lunga carriera nel cinema; Waymond è interpretato da Ke Huy Quan, nato in Vietnam da una famiglia di origini cinese e conosciuto sopratutto per i suoi ruoli in “Indian Jones e il tempio maledetto” e “I Gonnies”; Il padre di Evelyn, Gong Gong, è rappresentato da un’altro noto attore di origini cinesi, James Hong, celebre attore che ha recitato in numerosissime produzioni americane e ha una grande esperienza anche come regista e doppiatore. Proprio per la loro storia familiare contraddistinta dall’esperienza dell’immigrazione, sono stati in grado di rendere al meglio i personaggi e il film stesso; sono infatti molti gli spunti di riflessione riguardo alle difficoltà emotive ed economiche di chi emigra.
Everything, Everywhere all At Once è dunque un film che nella sua assurdità e nel suo caos tratta in modo originale e geniale tematiche attuali a cui un target molto ampio di spettatori può avvicinarsi, e questo spiega le sue numerose nomination agli oscar 2023, che si terranno il 12 marzo del 2023. Nell’attesa di questo evento per chiunque non avesse ancora visto il film c’è la possibilità di rimediare, in quanto è attualmente riproiettato in numerosi cinema d’Italia.