(XINHUA) – CHONGQING
“Ciao! Ciao! Buongiorno!” salutano calorosamente gli studenti di una scuola elementare della municipalità di Chongqing nel sud-ovest della Cina rivolgendosi al loro insegnante italiano, Lorenzo Buttarello.
Dopo aver trascorso otto anni in Cina l’uomo di 33 anni, originario di Varese, si è completamente integrato nella vita locale di Chongqing. Due anni fa, un video in cui parlava correntemente nel dialetto di Chongqing durante la sua cerimonia di laurea è diventato virale online.
Su raccomandazione di un docente di un Istituto Confucio in Italia, Buttarello è stato ammesso all’Università di Chongqing nel 2014. Da allora, si è fatto molti amici e ha sviluppato un profondo amore per la città.
Chongqing, nota come la città di montagna per il proprio paesaggio collinare, è famosa per il cibo piccante come l”hot pot’.
Agli occhi dell’insegnante, Chongqing è una città “piena di calore”, con cibo piccante e gente ospitale che gli ricorda i luoghi dell’Italia meridionale.
Dopo la laurea, l’italiano è diventato insegnante di lingua italiana presso la Chongqing Renmin Primary School.
Nel corso degli anni, Buttarello è stato orgoglioso di assistere ai rapidi cambiamenti di Chongqing e ai crescenti legami tra la città cinese e l’Italia.
“Man mano che questa città dell’entroterra della Cina occidentale si apre sempre di più, un numero crescente di italiani hanno scelto di vivere e lavorare qui”, spiega l’insegnante, aggiungendo “a ogni angolo delle strade è possibile trovare cibo italiano”. Buttarello, infatti, racconta che sono presenti diversi ristoranti che offrono cibo italiano a Chongqing e alcuni di essi sono gestiti da chef italiani. I cittadini di Chongqing possono anche gustare l’autentico gelato del Bel Paese.
Con l’intensificarsi degli scambi culturali, anche la lingua italiana sta guadagnando popolarità in città.
Buttarello sostiene che in passato solo alcune università della città offrivano corsi di italiano, mentre oggi ci sono istituti di formazione italiana anche fuori dal campus e alcune scuole elementari prevedono corsi facoltativi di italiano.
La scuola elementare in cui lavora l’insegnante ha collaborato con le agenzie di affari esteri locali per lanciare un corso di lingua e cultura italiana nel 2015. Finora, oltre 10.000 studenti si sono iscritti al corso.
Buttarello ritiene che con la diffusione della lingua italiana, un maggior numero di cinesi contribuirà a migliorare la comprensione reciproca tra i due Paesi.
Nel 2013 l’Italia ha aperto il Consolato Generale d’Italia a Chongqing e da allora sono stati avviati numerosi scambi economici e commerciali tra le due nazioni.
Nel marzo 2018, il Centro di promozione degli investimenti bilaterali Cina-Italia è stato istituito congiuntamente dal comitato di gestione della Liangjiang New Area di Chongqing, dal Consolato generale d’Italia a Chongqing e dalla Camera di commercio italiana in Cina.
Con il sostegno del centro, molte imprese italiane si sono insediate nel parco industriale Cina-Italia della Liangjiang New Area. Le compagnie italiane a Chongqing sono principalmente coinvolte in attività manifatturiere, di vendita all’ingrosso e al dettaglio.
I dati ufficiali mostrano che il volume del commercio estero tra Chongqing e l’Italia è stato di 1,98 miliardi di yuan (circa 295 milioni di dollari) da gennaio ad aprile.
Il Consolato Generale d’Italia a Chongqing ha anche invitato molte volte troupe di spettacolo italiane a Chongqing, offrendo ai residenti locali uno sguardo più da vicino sulla bellezza della cultura italiana.
Da parte sua, Buttarello è pronto a fare di più e dichiara “continuerò a lavorare come ponte tra l’Italia e la Cina e ad aiutare un maggior numero di cinesi a capire il Bel Paese”. (XINHUA)