(XINHUA) – PECHINO, 10 MAR
Quali sono i primi nominativi che vi vengono in mente pensando ai fenomeni o ai momenti culturali che vi hanno maggiormente colpito nel corso degli ultimi anni?
Bing Dwen Dwen, la mascotte delle Olimpiadi Invernali di Pechino 2022; ‘The Battle at Lake Changjin’, la serie cinematografica cinese di maggior incasso di tutti i tempi; ‘The Three-Body Problem’, la premiata trilogia di romanzi di fantascienza di Liu Cixin; o qualcos’altro?
La risposta varia in base alle diverse persone. È soprattutto una verità se si analizzano i cambiamenti che si sono verificati in Cina negli ultimi 10 anni con una lente culturale popolare. Infatti, persino il più esigente degli osservatori culturali cinesi sarebbe d’accordo con il fatto che, insieme al successo del Paese nello sradicare la povertà assoluta e nel raggiungere una moderata prosperità, negli ultimi dieci anni sono giunti anche notevoli progressi nel campo dello sviluppo culturale.
LA MASCOTTE OLIMPICA
Bing Dwen Dwen, un paffuto cucciolo di panda gigante avvolto da una dura corazza trasparente, è una superstar delle Olimpiadi Invernali di Pechino 2022. La mascotte a forma di panda è un esempio di un design con caratteristiche unicamente cinesi che “integra la storia e la cultura cinese nel Dna del design” e “trascende i confini nazionali e le lingue”, secondo le parole del suo creatore Cao Xue dell’Accademia delle Belle Arti di Guangzhou. Due settimane dopo la chiusura dei Giochi, Bing Dwen Dwen continua ad essere un successo. Fan Di’an, presidente della China Artists Association, attribuisce questo dato al fatto che Bing Dwen Dwen e Shuey Rhon Rhon, la morbida mascotte paralimpica a forma di lanterna rossa, sono diventati icone culturali che hanno permesso alle genti di accrescere la propria fiducia nei confronti della cultura cinese.
L’INDUSTRIA CINEMATOGRAFICA
Nel costruire una società moderatamente prospera sotto tutti gli aspetti, la Cina ha promosso un’evoluzione creativa della cultura tradizionale raffinata. Al contempo, i servizi culturali pubblici sono stati migliorati, con il prosperare di programmi e industrie culturali; in primis, l’industria cinematografica cinese, quella fantascientifica e lo sviluppo di Internet, per citarne alcuni. Prima dello scoppio della pandemia Covid-19 nel 2020, il totale del box office cinese su base annua è cresciuto direttamente da 17 miliardi di yuan (circa 2,69 miliardi di dollari) nel 2012 a 64 miliardi di yuan nel 2019. A seguito dell’epidemia, la Cina ha continuato a guidare il mondo in termini di velocità di ripresa della propria industria cinematografica e ha rivendicato la corona del box office mondiale per due anni consecutivi, con 20 miliardi di yuan nel 2020 e 47 miliardi di yuan nel 2021. Il panorama del box office cinese è anche molto differente da quello dei primi anni 2010 e delle annualità precedenti, quando molti dei maggiori guadagni annuali provenivano da titoli di Hollywood. Con un costante miglioramento della qualità, i titoli nazionali rappresentano attualmente la stragrande maggioranza delle entrate annuali del box office della Cina. Il film patriottico cinese del 2021 ‘The Battle at Lake Changjin’, ambientato durante la guerra per la resistenza all’aggressione statunitense e l’aiuto alla Corea (1950-1953), ha incassato ben 5,77 miliardi di yuan, diventando la pellicola con il miglior guadagno di tutti i tempi al box office cinese.
LA FANTASCIENZA
A gennaio 2022, l’episodio finale dell’audiodramma cinese ‘Three-Body’ è stato rilasciato sulla piattaforma audio online Ximalaya tra i fragorosi applausi degli utenti di Internet. Tale episodio ha segnato il completamento del radiodramma in 100 episodi basato sul pluripremiato romanzo di fantascienza di Liu Cixin ‘The Three-Body Problem’. ‘The Three-Body Problem’ è il primo libro di una trilogia fantascientifica che ruota attorno al contatto della fisica Ye Wenjie con la civiltà Trisolaran che abita in un sistema a tre soli e segue gli scontri secolari tra terrestri e alieni. Non è la prima volta in cui ‘The Three-Body Problem’ si trova in prima pagina. Servendo come esempio del fascino dell’arte cinese e delle creazioni letterarie, la popolarità di cui ha goduto ‘The Three-Body Problem’ riecheggia anche nei passi decisi della Cina mirati alla promozione dei servizi culturali nello scorso decennio. Stando alle cifre ufficiali, il numero di musei nella nazione è passato da 2.838 nel 2012 a 3.671 nel 2021 e quello delle biblioteche pubbliche da 2.975 a 3.217, mentre il numero annuale di libri stampati in Cina è passato da 8,1 miliardi a 11 miliardi. Inoltre, è migliorata la disponibilità di applicazioni IT importanti per la fornitura di servizi culturali, dato che il numero degli utenti cinesi in rete è salito da 564 milioni nel 2012 a 1,03 miliardi nel 2021.