L’esperienza del campione e le speranze per il 2026
(XINHUA) – CORTINA D’AMPEZZO, 20 FEB – Una visita di 14 giorni a Pechino ha lasciato all’italiano Mattia Gaspari dei bei ricordi.
A seguito del suo ritorno in Italia, parlando delle giornate passate nella capitale cinese, l’olimpionico di skeleton ha rivelato a Xinhua di aver corso sulla pista più spettacolare che abbia mai visto.
Per Gaspari, le Olimpiadi Invernali costituiscono un legame speciale dal momento che Cortina d’Ampezzo, che ospiterà la prossima edizione dell’evento insieme a Milano nel 2026, proprio vicino alla sua città natale.
Guardando al futuro, Gaspari ha affermato che i Giochi del 2026 si dovrebbero svolgere in un modo similare a quanto avvenuto a Pechino, in cui persone di diversi Paesi e regioni hanno imparato l’una dall’altra e hanno collaborato.
“L’Italia e la Cina hanno un rapporto stretto che credo sia davvero importante, e dovremmo trovare un modo in cui collaborare più facilmente e scambiarci informazioni e idee”, ha condiviso Gaspari con Xinhua.
UN’ESPERIENZA PIÙ ACCOGLIENTE “Mi sono recato in Cina per la prima volta lo scorso ottobre per provare la pista olimpica. Ho visto la Grande Muraglia cinese ed è stata quasi un’esperienza turistica,” ha affermato il debuttante olimpionico, parte dei 119 atleti inviati dall’Italia per competere in 14 discipline.
“La seconda volta è stata ancora più bella perché siamo entrati alle Olimpiadi Invernali dove tutto era focalizzato sui Giochi. E si riusciva a percepire lo spirito olimpico perché c’erano così tanti atleti provenienti da diverse nazioni e che gareggiavano in differenti discipline”, ha proseguito Gaspari.
L’atleta ha preso parte alle gare nel National Sliding Centre cinese, una sede che ha ospitato anche gli eventi di bob e slittino. Costruita tra le montagne nel Yanqing, un quartiere periferico di Pechino, la pista dispone di 16 curve con diverse angolazioni e pendenze.
“Non abbiamo mai visto una pista come questa. Era grande come un impianto e lo scenario da ammirare una volta in cima era bellissimo”, ha ricordato Gaspari.
UNA MIGLIORE COMPRENSIONE Cortina d’Ampezzo, nota destinazione per gli amanti dello sci, vanta una tradizione di sport invernali con circa 115 km di piste e una copertura nevosa di oltre il 95% nei mesi da dicembre ad aprile.
Il luogo ha ospitato le Olimpiadi Invernali nel 1956 e ospitarà l’edizione del 2026 insieme alla città di Milano.
Le Olimpiadi potrebbero fornire una piattaforma per una migliore comprensione, ha rivelato Gaspari: “solo il fatto di incontrarsi e stare insieme aiuta. Proprio come a Pechino, siamo stati insieme, e ho potuto vedere come operano gli altri Paesi, come organizzano gli eventi, e si può imparare e collaborare su diverse componenti.” Gaspari ha espresso la fiducia in merito al fatto che, così come sono state le montagne ad aiutare Cortina d’Ampezzo a diventare città ospitante dei Giochi, vi sono stati anche elementi che hanno dato a lui la possibilità di diventare un atleta professionista.
“Più che la città, sono stati coloro che hanno avuto un ruolo nello sport prima di me, perché le mie famiglie e le altre persone che ho incontrato hanno la mentalità della competizione.
Dovevano allenarsi ogni giorno per raggiungere un determinato obiettivo”, ha spiegato Gaspari, la cui madre e sorella minore sono anch’esse coinvolte in professioni relative agli sport invernali.
DEI MODELLI PER IL FUTURO La Cina e l’Italia hanno concordato relativamente al sostenersi a vicenda nell’ospitare le Olimpiadi Invernali e nell’espandere nuove aree di cooperazione nelle industrie del ghiaccio e della neve dei due Paesi.
“Si può sempre imparare da qualcuno. Non sono un esperto di economia, ma credo che una relazione commerciale tra i due Stati sia importante. Spero che vi sarà una semplificazione delle cose, che tutto diventi più semplice in termini di collaborazione e nello scambio di informazioni e idee”, ha rivelato Gaspari.
L’atleta ha espresso la speranza che la sostenibilità degli impianti di Cortina d’Ampezzo venga valorizzata in un modo analogo a come Pechino ha rimodellato alcuni stadi originariamente per le Olimpiadi Estive del 2008 e creato un sito per le discipline invernali da un’area industriale obsoleta.
Sarebbe necessario curare la sostenibilità e utilizzare sistemi che consentano il risparmio energetico in tutte le strutture, ha proseguito Gaspari.
“Certamente, riutilizzare le strutture è il futuro dei Giochi Olimpici. Qui abbiamo una bella pista che spero i giovani possano utilizzare per lo skeleton, il bob e lo slittino, non solo quelli provenienti dall’Italia ma anche dal resto del mondo”, ha concluso l’atleta. (XINHUA)
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