A Shanghai dal 5 al 10 novembre quarta edizione della CIIE, leader stranieri da 127 Paesi e regioni attesi a bordo del treno cinese
(XINHUA) – Cosa ha in comune un treno ad alta velocità, che corre a 350 km all’ora, con l’approccio cinese alla cooperazione globale? I leader stranieri presenti alla China International Import Expo (CIIE) non solo hanno avuto modo di scoprirlo, ma sono anche saliti a bordo. Nel novembre 2018, durante la prima edizione della CIIE di Shanghai, il presidente Xi Jinping ha invitato i leader stranieri a fare un giro di prova su un simulatore del Fuxing, il treno ad alta velocità più rapido della Cina in servizio e gli ospiti sono rimasti impressionati dalla velocità del convoglio. Quando Xi ha detto al gruppo «siamo tutti a bordo», è probabile che non si stesse riferendo solo al veicolo, ma anche alla stessa CIIE. Il leader cinese infatti ha accolto i Paesi di tutto il mondo affinché salissero a bordo del treno espresso dello sviluppo della Cina.
Pianificata, proposta e promossa dallo stesso presidente, la CIIE è la prima fiera d’importazione al mondo tenuta a livello nazionale e rappresenta un’importante decisione presa dalla Cina per perseguire un nuovo ciclo di apertura ad alto livello nonché la principale iniziativa del Paese per ampliare l’accesso al mercato per il mondo, secondo il discorso fatto da Xi all’apertura dell’edizione inaugurale. Con una popolazione cinese di 1,4 miliardi di persone e oltre 400 milioni di cittadini a medio reddito, il mercato interno dei consumatori non ha eguali per dimensioni e potenziale di crescita e l’expo funge da piattaforma volta ad approfondire la cooperazione commerciale internazionale, per una prosperità e un progresso condivisi. «La CIIE è stata un grande punto d’accesso per apprendere di più sul mercato cinese e incontrare potenziali clienti e partner», afferma Kevin Liu, rappresentante di alto livello in Cina per Scottish Development International, un’agenzia che si occupa di commercio e investimenti.
Dall’evento inaugurale, la CIIE ha visto risultati fruttuosi. Nonostante l’impatto del Covid-19 infatti, il suo terzo appuntamento ha portato ad accordi per 72,62 miliardi di dollari relativamente all’intenzione di acquisto di beni e servizi per un anno, dopo i 71,13 miliardi di dollari raggiunti nel secondo e i 57,83 miliardi totalizzati in quello inaugurale. Le attrezzature per l’informatica e la comunicazione, l’automazione industriale e le apparecchiature robotiche, gli strumenti per la lavorazione dei materiali e per il processo di stampaggio, le attrezzature mediche, i prodotti lattiero-caseari e quelli a base di carne sono le categorie che, tra le altre, hanno osservato un maggior volume di affari alla prima CIIE. All’evento del 2020, hanno fatto ritorno quasi l’80% delle 500 aziende più importanti al mondo e dei leader del settore che avevano partecipato alle esposizioni precedenti.
Quest’anno alla quarta edizione della CIIE, in programma dal 5 al 10 novembre, è attesa la partecipazione di quasi 3.000 imprese provenienti da 127 Paesi e regioni. Khairy Tourk, docente di economia presso la Stuart School of Business afferente all’Illinois Institute of Technology di Chicago, ha detto che questo evento è un passo positivo nel rafforzare il morale e la fiducia delle nazioni le cui economie sono state duramente colpite dalla pandemia e che la Cina è passata dall’essere fabbrica del mondo ad essere il suo più grande mercato.
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