Il presidente cinese Xi Jinping ha annunciato la designazione ufficiale del primo gruppo di parchi nazionali dello Stato
Con la designazione ufficiale del primo gruppo di parchi nazionali della Cina avvenuta ieri, un sistema di parchi nazionali sta prendendo forma nel Paese più popoloso del mondo e si tratta dello sforzo più recente per promuovere l’armonia uomo-natura e la conservazione della biodiversità. Il presidente cinese Xi Jinping ha annunciato la designazione ufficiale del primo gruppo di parchi nazionali dello Stato durante un discorso pronunciato ieri, tramite collegamento video, al vertice dei leader della 15esima riunione della Conferenza delle parti della Convenzione sulla diversità biologica. Estendendosi per 230.000 chilometri quadrati, il parco nazionale di Sanjiangyuan, quello del panda gigante, quello della tigre e del leopardo del nordest della Cina, il parco nazionale della foresta pluviale tropicale di Hainan e quello di Wuyishan, coprono quasi il 30% delle specie selvatiche terrestri più importanti che vivono in Cina. Non si tratta di parchi in senso ricreativo, ma sono previsti come case per la fauna selvatica, dove nessuno sviluppo dominato dal’’uomo è permesso e la sostenibilità delle specie animali che li popolano è assicurata.
Queste riserve hanno ricevuto la loro designazione nazionale dopo una rigorosa valutazione e ognuna rappresenta una tipica funzione ecologica. Il parco nazionale di Sanjiangyuan, per esempio, si concentra sulla conservazione ecologica dell’altopiano del Qinghai-Tibet, mentre quelli di Hainan e Wuyishan hanno il compito di conservare le foreste tropicali e subtropicali. I due rimanenti sono riservati alla protezione degli animali selvatici in via di estinzione, tra cui panda giganti, tigri siberiane e leopardi. A differenza dei parchi nazionali ordinari, questi fanno parte della strategia della “linea rossa” del Paese per la conservazione ecologica e sono soggetti alle misure di protezione più severe possibili. Come importante innovazione istituzionale nella propria pianificazione territoriale e nella riforma eco-ambientale, la proposta cinese di “tracciare una ‘linea rossa’ per la protezione ecologica per mitigare e adattarsi al cambiamento climatico” è stata selezionata dalle Nazioni Unite come una delle 15 migliori soluzioni basate sulla natura in tutto il mondo. Poiché l’uso eccessivo delle risorse naturali da parte degli esseri umani ha lasciato cicatrici ecologiche sul pianeta, il mondo ha bisogno di sforzi concreti ora più che mai per piegare la curva della perdita di biodiversità.
Le designazioni ufficiali dei parchi segnano un passo deciso che la Cina ha compiuto verso un solido sistema di riserve nazionali che includerà aree della massima importanza per l’ecosistema nazionale, con i paesaggi naturali più unici, il patrimonio naturale più prezioso e la maggiore biodiversità. Le designazioni avvenute sono anche indicative della maggiore ambizione del Paese di perseguire un futuro in cui tutti gli esseri possano vivere in armonia e prosperare attraverso un sistema di aree protette, con i parchi nazionali a fare da pilastro. Come ha notato il presidente Xi Jinping al vertice di ieri, la biodiversità rende la Terra piena di vigore e vitalità, ponendo le basi per la sopravvivenza e lo sviluppo umano. Grazie alle funzioni svolte dai parchi nazionali, la generazione attuale sarà in grado di adempiere alla tutela delle acque limpide e delle montagne lussureggianti, lasciando un’eredità su cui le generazioni future potranno contare per lo sviluppo sostenibile.
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