Come apparecchiare la tavola e quali piatti cucinare per realizzare un perfetto pasto cinese
Nel periodo del lockdown, in molti hanno colto l’occasione per dedicarsi alla cucina, scoprendo o riscoprendo la propria passione per i fornelli. C’è chi si è dilettato con piatti della tradizione italiana, come ha dimostrato la carenza di lievito per realizzare pane e pizza, introvabile per settimane, e chi invece si è messo alla prova con ricette più esotiche e meno conosciute. Basta dare un’occhiata alle pagine social dedicate alla cucina cinese, per rendersi conto che pullulano di foto di tentativi domestici di preparare ravioli al vapore, gnocchi cinesi, gamberetti in agrodolce e di richieste di consigli per cucinarli nel migliore dei modi.
Dopo essersi messi alla prova con singoli piatti, il passo successivo è sicuramente quello di preparare un intero pasto cinese. Per centrare l’obiettivo sono due gli aspetti da prendere in considerazione: un’adeguata preparazione della tavola e la scelta dei piatti che compongono il menù.

Come preparare la tavola
Quando ci si siede a tavola, anche l’occhio vuole la sua parte. Una tavola ben apparecchiata ed elegante, infatti, contribuisce a rendere il cibo più gustoso. Per il vostro pranzo cinese, quindi, avere a disposizione un servizio di piatti cinesi sarebbe la cosa migliore. Che si tratti di preziosi piatti in porcellana o di un più semplice servizio in ceramica, utilizzare dei dettagli che richiamino la Cina fa sicuramente la differenza. Curate, quindi, il momento dell’apparecchiatura. Per ogni commensale, posizionate un piatto piano, di media grandezza, un paio di bacchette poggiate sugli appositi poggiabacchette, un bicchiere non troppo grande per servire il tè che generalmente accompagna i pasti e che dovrà essere servito in un’apposita teiera, la scodella per il riso e la zuppa, per la quale sarà necessario mettere a disposizione anche un cucchiaio in porcellana. Se le dimensioni del tavolo ve lo consentono, potete collocare al centro grandi piatti girevoli che rendano più agevole a tutti i commensali servirsi dai piatti da portata. Sempre al centro della tavola, è bene posizionare delle piccole ciotole in cui mettere le diverse salse e i vari condimenti per accompagnare le pietanze. Prevedetene almeno tre: una per la salsa agrodolce, un’altra per la salsa di soia e una terza per la salsa piccante. Nel complesso la tavola deve apparire ordinata, armoniosa ed essenziale.
Come decidere il menù
Quando si deve scegliere quali portate preparare per un pasto cinese, la prima cosa di cui bisogna tenere conto è la differenza fondamentale che c’è tra la cucina cinese e quella italiana. In Cina, infatti, i pasti non prevedono una successione ben precisa nel consumo delle pietanze, con antipasti, primi piatti, secondi piatti e dessert finale, ma tutte le pietanze vengono servite in contemporanea o in rapida successione, su piatti di portata comuni che vengono posizionati l’uno accanto all’altro al centro del tavolo, da cui i commensali possono servirsi. Ci saranno, quindi, piatti a base di spaghetti, di carne, di pesce, di verdure e di riso, che i commensali consumeranno a loro piacimento. Per quanto riguarda il numero di portate e la quantità dei piatti, per regolarsi si può calcolare una pietanza per ogni commensale, a cui aggiungere una zuppa e del riso. Se il numero di commensali cresce, più che aumentare la quantità dei singoli piatti è preferibile preparare un numero maggiore di portate, rendendo così il pasto più vario e gustoso, riuscendo a soddisfare i gusti di ogni palato.
Per permettere di gustare al meglio le diverse pietanze, è fondamentale creare equilibrio e armonia tra i diversi elementi e caratteristiche dei piatti, bilanciando freddo e caldo, dolce e salato, proteine e verdure, cibi fritti e cibi cotti al vapore, sapori speziati e agrodolci, piatti yang e piatti yin. Si dovrebbero prima consumare i cibi dai sapori più delicati, per poi passare a quelli più saporiti e speziati, piccanti o agrodolci. È importante preparare piatti caratterizzati da diversi tipi di cottura, dal vapore alla frittura, passando per i piatti saltati e stufati. Infine, è bene tenere presente che generalmente le zuppe vengono servite a fine pasto, in quanto si ritiene che il loro liquido caldo favorisca la digestione.
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