In Cina attività estive nel doposcuola per il tutoraggio dei bambini contro le attività esterne ai campus non regolamentate e onerose
(XINHUA) – Quest’estate le scuole di Pechino non saranno caratterizzate dalla tipica tranquillità delle vacanze dato che le elementari e le medie della città brulicheranno di studenti entusiasti. Il governo municipale ha richiesto infatti la fornitura di servizi diurni anche durante il periodo estivo. Secondo l’ufficio dell’Istruzione cittadino, le porte delle biblioteche scolastiche, delle sale di lettura e dei campi da gioco saranno spalancate mentre non sarà possibile organizzare lezioni riguardanti le consuete materie scolastiche. Oltre a Pechino anche le città di Shanghai, Wuhan e Suzhou hanno introdotto simili politiche di apertura estiva che mirano al mercato competitivo del tutoraggio dei bambini in età scolare durante le vacanze, in modo da alleggerire il carico degli studenti.
Durante una riunione svoltasi a fine maggio, l’autorità centrale ha disposto la gestione completa degli istituti di formazione esterni ai campus scolastici e un giro di vite più duro contro le operazioni non qualificate, la falsa pubblicità, l’affarismo e i collegamenti impropri con le scuole. Approfittando delle ambizioni dei genitori nei confronti dei propri figli infatti, alcuni istituti di formazione partecipano a una tipologia di marketing ansiogena, vendendo programmi inutili che aumentano l’onere degli studenti e interferiscono con le leggi dell’istruzione. Secondo Chu Zhaohui, un ricercatore senior dell’Istituto Nazionale di Scienze dell’Educazione, «questo ha portato a una serie di problematiche sociali come il calo in termini di forma fisica degli studenti, l’aumento dei problemi psicologici, i pesanti oneri finanziari delle famiglie e la diminuzione della volontà di avere figli».
Il ministero dell’Istruzione fa sapere che dal 2016 al 2020 sono stati sottoposti a ispezione 400.000 istituti di formazione esterni ai campus prendendo in considerazione problematiche quali il training senza licenza, la formazione eccessiva, le spese illegali e la falsa pubblicità. Nel 2018, il governo cinese ha introdotto in tutto il Paese il primo documento nazionale sullo sviluppo dell’industria del tutoraggio esterno ai campus scolastici. Il 15 giugno di quest’anno, il ministero dell’Istruzione ha annunciato l’istituzione di un dipartimento speciale per la supervisione dell’istruzione e della formazione dopo-scuola per i bambini in età prescolare, nonché per gli studenti delle scuole elementari e medie. «Con l’istituzione del dipartimento, nel prossimo futuro dovrebbero essere svelate le misure di regolamentazione riguardanti le qualifiche, le operazioni, i corsi e il capitale delle istituzioni di istruzione e formazione extracurricolare», afferma l’esperto di istruzione Xiong Bingqi.
All’inizio di giugno, la State Administration for Market Regulation, l’ente che monitora il mercato cinese, ha imposto multe fino a un massimo di 36,5 milioni di yuan a 15 imprese attive nel campo del tutoraggio per violazioni quali pubblicità ingannevole e frode sui prezzi. Tali istituzioni hanno assistito inoltre a una serie di cambiamenti: i corsi per bambini in età prescolare sono stati rimossi dall’offerta formativa, mentre sono stati introdotti corsi extracurricolari come quelli di teatro, dizione, arte, calligrafia e scacchi. Sempre nel corso della riunione di maggio, l’autorità centrale ha specificamente incoraggiato gli istituti ad offrire corsi extracurricolari post-scolastici per soddisfare la domanda diversificata degli studenti. «Mio figlio solitamente era iscritto a molti corsi come danza, dizione e scrittura che seguiva nelle ore serali e durante i fine settimana. Le rette scolastiche erano considerevoli», afferma Liu Yongling, madre di uno studente di quinta elementare. Tuttavia, ora suo figlio partecipa dal lunedì al venerdì a lezioni doposcuola simili organizzate dall’istituto che frequenta.
Queste lezioni si traducono in più tempo libero per i bambini e meno oneri finanziari per i genitori. Wang Jie, un ricercatore della School of Government della Sun Yat-sen University spiega: «La formazione esterna ai campus scolastici esiste non solo in Cina, ma anche nella Repubblica di Corea, in Giappone, in Singapore e in altri Paesi dell’Asia orientale e del sud-est asiatico. Se le pratiche di gestione della Cina riescono a raggiungere risultati migliori, queste fungeranno da riferimento anche per gli altri Stati».
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