L’Aficion Chocolate Village fondato da Mo Xuefeng si trova in Cina orientale e attira moltissimi visitatori promuovendo il turismo locale
(XINHUA) – Mo Xuefeng, da bambino, era ossessionato dal cioccolato e dopo la laurea, ha trasformato questa sua passione in qualcosa di meraviglioso: una “fabbrica di cioccolato” in Cina orientale. Mo è nato nella città di Jiaxing, nella provincia dello Zhejiang. Suo padre è un imprenditore di successo a capo di un’azienda di imballaggi e, ovviamente, tutti si sarebbero aspettati che anche lui da grande ne seguisse le orme. Tuttavia, il suo sogno nel cassetto prevedeva qualcosa di molto più speciale. «Amo mangiare il cioccolato da quando ero piccolo – racconta Mo – ma sapevo che i miei genitori e i loro amici non ne avevano molto a disposizione da giovani e non era mai stato un alimento importante nelle loro vite».
Mo ora gestisce l’Aficion Chocolate Village, un resort turistico in stile “villaggio del cioccolato”, nel distretto di Dayun, vicino alla città di Jiaxing. Questa attrazione turistica offre tutto a tema “cioccolato”, da una fabbrica di golosità con degustazione a postazioni apposite per scattare le foto matrimoniali. Poiché si trova a soli 100 km da città come Shanghai e Hangzhou, il villaggio attira moltissime persone dalle aree circostanti. Solo durante la festa del Primo Maggio infatti, si sono recati qui più di 50.000 visitatori, secondo i dati ufficiali, con un successo giunto nel corso del boom dell’industria turistica cinese. Secondo un rapporto della China Tourism Academy, i viaggi turistici interni al Paese raggiungeranno i 4,1 miliardi nel 2021, con un aumento del 42% rispetto al 2020 e le entrate del turismo nazionale dovrebbero aumentare del 48%, raggiungendo i 3.300 miliardi di yuan (circa 513 miliardi di dollari).
UN’IDEA DOLCE DI BUSINESS
Dopo essersi laureato nel 2009 all’Università di Nanchino, capoluogo della provincia orientale del Jiangsu, Mo ha proseguito gli studi in finanza alla Boston University negli Stati Uniti: «Ricordo che gli insegnanti portavano i cioccolatini in classe», afferma. In quel periodo della sua vita, l’imprenditore è riuscito a visitare molte fabbriche del cioccolato e diversi musei in tutto il mondo, dal Messico al Belgio, passando per la Pennsylvania. E così nei suoi pensieri ha iniziato a prendere forma l’idea di costruire un villaggio a tema: «Volevo creare un luogo che non solo producesse cioccolato, ma che organizzasse tour in modo che i visitatori potessero apprezzare la cultura di questo alimento».
Mo sostiene che il cioccolato faccia bene alla salute e ha voluto promuoverlo in Cina dove «questa cultura era ancora tutta da esplorare» e dove «molti produttori erano relativamente sconosciuti rispetto ai marchi stranieri», scorgendo un’opportunità da cogliere. Nel 2011, Mo si è laureato alla Boston University e si è trovato di fronte a un dilemma: poteva scegliere se rimanere negli Stati Uniti per iniziare una carriera o tornare nella sua città natale per continuare l’attività del padre. Sebbene queste sembrassero le uniche due opzioni, alla fine ha deciso di fare ritorno in Cina per lanciare la propria impresa. All’inizio le cose non sono state facili: «Non avevo nessuno a cui ispirarmi perché, per quel che ne sapevo io, non c’erano luoghi simili in Cina», racconta Mo. «Ho contattato un designer, ma non riusciva a capire quello che volevo» così si è recato di nuovo all’estero per trovare l’ispirazione e ancora oggi viaggia in altri Paesi almeno due volte l’anno per imparare dalle città del cioccolato straniere.
Nel luglio 2012 Mo ha deciso di creare il suo villaggio nella città di Dayun, dove è cresciuto, e l’ha chiamato Aficion Chocolate Village: «Dayun è la mia città natale e il governo locale ne stava promuovendo il turismo», sottolinea, aggiungendo che «l’area gode di ottime condizioni di trasporto, quindi era perfetta». Aficion, uno dei più grandi villaggi dedicati al tema del cioccolato in Asia, si concentra sulla produzione, sulla ricerca e sullo sviluppo del prodotto, offrendo anche attività ricreative come i tour del villaggio e della fabbrica. Per raggiungere un’elevata qualità, Mo ha acquistato i macchinari dalla Svizzera e ha selezionato le migliori materie prime da tutto il mondo. Con il sostegno del governo locale, il villaggio ha iniziato a produrre cioccolato con il marchio Aficion nel febbraio 2014 e l’attrazione turistica ha aperto ufficialmente al pubblico nel corso dello stesso anno. «Non vogliamo essere solo produttori – precisa Mo – vogliamo diffondere la cultura di questo alimento e promuovere il turismo basato su di esso».
Mo spera che i visitatori approvino la qualità del cioccolato e siano invogliati a comprarlo dopo averlo assaggiato: «Quando i consumatori compreranno i nostri prodotti, sapranno che vengono direttamente dalla fabbrica dell’Aficion Chocolate Village», dice. «Quando si recheranno nel villaggio, potranno vedere con i propri occhi i macchinari avanzati che utilizziamo e la gestione rigorosa che mettiamo in atto. Così, si fideranno della qualità del nostro prodotto». Dalla sua apertura, il villaggio ha vinto diversi premi e nel 2014, è stato nominato come “base dimostrativa provinciale per il turismo industriale”, nel 2016, come “città caratteristica dimostrativa” provinciale e l’anno successivo, è diventato un’attrazione turistica di livello nazionale.
Dal 2014, il cioccolato Aficion ha raggiunto gli scaffali di più di 20.000 supermercati a Shanghai, nel Jiangsu e nello Zhejiang. L’azienda ha anche aperto diversi canali online, vendendo i suoi prodotti su piattaforme come Taobao.com, JD.com e yhd.com. Mo ha anche colto l’occasione rappresentata dal settore dei matrimoni, producendo cioccolatini nuziali e nel frattempo il suo team sta iniziando a esplorare i mercati di altre aree della Cina. «Per me è un bellissimo business», confessa Mo per poi concludere, «continuerò a fare del mio meglio per produrre il miglior cioccolato e promuoverne la cultura».
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