Volontari cinesi narrano la loro esperienza nella lotta contro la povertà, mentre le autorità insistono sull’ammodernamento rurale
Negli ultimi otto anni, gli ultimi 98,99 milioni di residenti rurali cinesi afflitti dalla povertà, che vivevano al di sotto del minimo livello di sussistenza, sono stati risollevati dalla loro precarietà. Il progetto della rivitalizzazione rurale, infatti, non ha solo incluso lo sviluppo dell’agricoltura moderna e l’ammodernamento delle campagne, ma anche il grande obiettivo di sradicare le discrepanze socio-economiche tra gli abitanti rurali e quelli urbani, dove i primi hanno goduto di un considerevole aumento di reddito a seguito della lotta nazionale contro l’impoverimento.
All’interno di questo contesto, per esempio, un membro del PCC che si è occupato del villaggio Fengnian a Huai’an, un tempo villaggio afflitto dalla povertà, è riuscito a risollevare l’agricoltura e l’industria locale elaborando un programma comunitario specificamente teso ad estirpare l’annoso impoverimento della zona. Analogamente, Fan Yajun, lavoratore nel campo farmaceutico, ha scelto di dedicarsi alla causa contadina della città di Jurong, nel Jiangsu, al fine di contribuire all’implementazione della vendita dei prodotti autoctoni. Difatti, supportando gli agricoltori locali nell’ottimizzazione della coltivazione delle fragole, Fan Yajun ha migliorato notevolmente il settore delle vendite grazie al contributo delle sue competenze imprenditoriali in materia di lavorazione e commercializzazione del prodotto. Oppure si pensi al caso di Peng Rui, docente universitario della città di Suzhou, sempre nel Jiangsu, il quale lavora come progettista di pianificazione rurale nel villaggio di Shushan. Nel 2012, il comitato del villaggio ha invitato il personale docente dell’Università di scienza e tecnologia di Suzhou ad impegnarsi nella pianificazione agricola del villaggio e Peng ha partecipato come volontario alla progettazione e al rinnovamento delle infrastrutture dell’area.
Molti altri hanno partecipato coscienziosamente alla rivitalizzazione rurale promossa dal governo cinese negli ultimi anni e gli “sforzi agricoli” saranno ulteriormente incrementati con il 14esimo piano quinquennale (2021-2025), con cui la Cina si impegnerà a promuovere l’edilizia rurale a 360 gradi. Come ha riferito Tang Renjian, ministro dell’Agricoltura e degli Affari rurali, la Cina, infatti, ha fissato degli obiettivi di alto livello per assicurare una migliore infrastruttura pubblica rurale e servizi di base, al fine di colmare le ultime lacune che separano l’ambiente urbano da quello delle campagne. A questo proposito, il premier Li Keqiang continua ad insistere sulla necessità di risolvere la disomogeneità che caratterizza lo sviluppo delle piccole e micro imprese locali e quelle urbane, per mezzo di aggiustamenti di riduzione dei costi di finanziamento e di accelerazione dell’allocazione dei fondi, tesi a perfezionare le aspettative del mercato, soprattutto quelle occupazionali.
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