Il presidente cinese enfatizza lo studio del passato storico del PCC al fine di rinvigorire il sistema di valori socialisti per la nuova era
Sabato 20 febbraio Xi Jinping ha lanciato una campagna sull’apprendimento della storia del Partito Comunista Cinese a seguito della pubblicazione, da parte della Central Party Literature Press di Pechino, del libro scritto dal presidente della RPC riguardo alla storia del Partito. Il testo, contenente 40 articoli e paradigmi ideologici che fanno capo alla retorica di Xi, è teso a divulgare tra i membri del Partito e tra le masse gli eventi storici che hanno segnato l’istituzione del potere politico del PCC, come partito comunista più grande al mondo e dalle vicende storiche più complesse e significative.
Dal 2012, da quando è diventato Segretario generale del Partito Comunista Cinese, nonché presidente della RPC nel 2013 all’indomani della leadership di Hu Jintao, Xi ha visitato le vecchie basi rivoluzionarie del Partito, tra cui quelle del nord-ovest della Cina nella provincia dello Shaanxi. Iconicamente, Xi è passato per Yan’an, la base del Partito degli anni Trenta e Quaranta, che ha definito «un santuario della rivoluzione cinese», essendo questo un prezioso sito in cui Mao Zedong e la vecchia generazione di comunisti lasciarono la loro eredità rivoluzionaria: difatti, Yan’an rappresenta l’adesione, a tutti gli effetti, al corretto orientamento politico del PCC, come Partito che abbraccia la propaganda filoproletaria di “operare per il bene delle masse”.
Su tale prospettiva, in questi anni Xi ha tenuto una serie di discorsi commemorativi e significativi sulla storia del Partito, che hanno finito per costituire le fondamenta della sua ideologia del “socialismo con caratteristiche cinesi per la nuova era” nonché del suo pensiero riguardo al “sogno cinese” teso al grande ringiovanimento della Cina. Di conseguenza, come riporta Xinhua, la pubblicazione del libro del presidente è di vitale importanza per guidare i quadri del Partito, i membri del governo e il popolo intero nello studio della storia del PCC, in modo tale che il passato e le esperienze storiche della Cina possano illuminare il futuro cammino del Dragone.
Nel suo libro, Xi ha ribadito «l’approccio del Partito incentrato sul popolo» con l’obiettivo di solidificare l’insieme di valori socialisti come base ideologica che ispira i valori nazionali del Paese di Mezzo; tuttavia, oltre a ribadire l’approccio olistico alla sicurezza nazionale, che contempla l’ordine interno e la stabilità sociale, la sicurezza internazionale, la causa ambientale nonché l’edificazione di una comunità globale dal futuro condiviso, Xi ha anche sottolineato che il Partito deve opporsi al “nichilismo storico”, inteso come ostacolo che impedirebbe alla Cina di far fronte alle attuali sfide globali e alle criticità del mondo odierno. Come riporta Xinhua, infatti, il presidente ha sostenuto che la Cina deve rimanere lucida e determinata di fronte ai venturi ostacoli, in modo tale da resistere tenacemente alle grandi prove della nuova era.
Da questo punto di vista, Xi ha sostenuto che è bene studiare la storia del Partito ed essere fedeli agli insegnamenti del marxismo al fine di lottare strenuamente per un futuro migliore, riunendo le forze per costruire una Cina socialista moderna, prospera e avanzata; difatti, solo tenendo a mente i risultati storici del PCC in termini di pensiero e di ideologie politiche è possibile comprendere il passato storico e il futuro socialista della Cina, in modo tale che la consapevolezza dell’esperienza storica possa garantire effettivamente un salto teorico nel progresso ideologico del Partito.
La campagna di indottrinamento lanciata da Xi, quindi, è tesa a rinvigorire ulteriormente lo studio del marxismo e delle eredità ideologiche maoiste tra i quadri del Partito e, a livello popolare, come tassello fondamentale per rinsaldare la concezione del socialismo con caratteristiche cinesi e per delineare la futura agenda politico-culturale del PCC. Xi è consapevole della sua missione storica nel sostenere e guidare la grande potenza della Cina e l’enfasi sull’opposizione al nichilismo storico appare un requisito imprescindibile per rivitalizzare l’intera sovrastruttura ideologica marxista del Partito nonché i “valori universali socialisti”, tesi a salvaguardare lo sviluppo della Cina socialista con rinnovata tenacia, in vista di un futuro radioso.
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