Il Dragone guarda con ammirazione il nuovo gabinetto italiano: «La figura di Draghi adesso è vitale e doverosa»
La mattina del 13 febbraio, il premier Li Keqiang ha chiamato Mario Draghi per congratularsi per la sua nomina che lo ha elevato a nuovo Primo Ministro della Repubblica italiana. Conoscendo la sua lunga carriera come abile economista e banchiere, e a fronte delle notevoli competenze già manifestate all’interno dell’UE, Li Keqiang ha concordato sul fatto che Draghi è l’uomo ideale per risollevare l’Italia dalla crisi che sta vivendo, specialmente grazie alle sue abilità tecniche che in questo momento risultano cruciali per il Paese, più di ogni frivola retorica politica.
Gian Franco Gallo, analista degli affari politici di ABS Securities, ha infatti riferito a Xinhua che Draghi è «l’uomo conosciuto a livello globale per aver salvato l’euro nel 2012», riferendosi al suo operato nella BCE per aver abbassato i tassi di prestito e per aver rafforzato il sistema finanziario europeo. All’interno di questo contesto, la Cina sta guardando con entusiasmo al nuovo gabinetto composto da politici e da nuove figure tecniche, tra le quali Mario Draghi è sicuramente la più indispensabile: in passato aveva già risolto la crisi dei debiti e, a marzo del 2020, Draghi aveva suggerito in modo lungimirante la necessità di attivarsi concretamente, e improrogabilmente, al fine di combattere la pandemia che incalzava e che ha infine imperversato in tutto il mondo.
A fronte della nuova situazione, Li Keqiang ha rinnovato la volontà da parte della Cina di affiancare l’Italia nelle nuove sfide: tale incoraggiamento bilaterale deriva dall’ottima cooperazione intergovernativa tra il Dragone e la Repubblica che è stata già evidente durante tutto il periodo della lotta contro l’epidemia di COVID-19, la quale ci si augura sarà finalmente debellata grazie alla nuova brillante leadership di Mario Draghi.
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