Patrimonio culturale intangibile dal 2011, la tradizione del ricamo vive una nuova fioritura, grazie all’iniziativa di un villaggio in Guangxi
L’etnia Dong è diventata famosa in tutto il mondo per i suoi ricami. I Dong sono una delle 55 minoranze etniche che vivono in Cina, a sud-ovest del Paese. Patrimonio culturale intangibile dal 2011, questa particolare tipologia di ricamo eseguita dai Dong si caratterizza per l’utilizzo di un ago e di filo di lana o di cotone, adoperato per decorare le borse delle donne o il bavero delle giacche. Gli ornamenti sono generalmente geometrici, ma possono anche rappresentare animali, paesaggi, come i campi di riso, o scene della vita quotidiana. Se si tratta di decorazioni su borse, solitamente vengono ricamate delle strisce molto sottili che sono poi usate come cinghie per la tracolla.
Si tratta di un’eredità molto importante all’interno della tradizione Dong, che tuttavia negli ultimi anni ha visto sempre meno giovani coinvolti. Per questo motivo, Yang Tian, esperta ricamatrice Dong, ha deciso di fondare un museo a Tongle, nella regione autonoma del Guangxi, che funge anche da scuola di ricamo. L’obiettivo è quello di rivitalizzare una tradizione che è parte integrante della cultura Dong, fornendo anche sostegno economico al villaggio: un costume ricamato può arrivare ad un valore di 8000 yuan e si tratta di una tecnica di ricamo diventata molto popolare in diverse zone della Cina continentale e a Hong Kong.
La realizzazione di costumi tradizionali Dong richiede un lungo lavoro, fino a sei o sette mesi di ricamo. Ma, grazie all’iniziativa di Yang Tian, oggi è diventata un’importante fonte di sostentamento per il villaggio: ogni anno vengono organizzati numerosi eventi e corsi per apprendere le tecniche del ricamo, cui hanno iniziato a partecipare moltissimi giovani del luogo. Yang Tian è dunque riuscita a realizzare il suo sogno di tramandare alle nuove generazioni quest’antica e raffinata tecnica.
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