Preparazione, storia e curiosità del prestigioso liquore cinese, che negli anni è stato protagonista dei brindisi di capi di Stato e celebrità
«Da un villaggio famoso proviene il liquore più prestigioso». È con questo antico detto che il folclore popolare si riferisce al Moutai, un celebre distillato a base di sorgo e frumento prodotto nell’omonimo villaggio del distretto di Renhuai, nella provincia sud-occidentale del Guizhou. Afferente alla classe dei baijiu cinesi (distillato a base di sorgo e altri semi, diversi su base locale), il Moutai richiede una laboriosa lavorazione di almeno tre anni, articolata in rigorose sessioni di bollitura, maturazione, e tecniche tradizionali di miscelazione.
Dopo aver combinato chicchi di sorgo interi e frantumati secondo una data proporzione, il Moutai subisce in un mese otto sessioni di distillazione, a seguito delle quali viene posto in giare di terracotta che consentono all’alcool di “respirare”. Fasi alterne di invecchiamento, miscelazione e distillazione di liquori variamente invecchiati si succedono per diversi anni, conferendo al Moutai imbottigliato una gradazione alcolica pari a 53°. La prima documentazione certa di questa ricetta dalla storia millenaria risale al 135 a.C. e sembra che nel periodo degli Han Occidentali (206 a.C. – 24 d.C.), il Moutai fosse la bevanda preferita dall’Imperatore Wudi. A partire dal XX secolo, l’aroma del distillato si spanse per le vie del mondo, conquistando il punto più alto del podio nei concorsi internazionali di liquori. L’evento che lo consacrò definitivamente nel mercato occidentale fu tuttavia il Panama-Pacific International Exposition (PPIE) del 1915.
Amato dalle celebrità di tutto il mondo (Charlie Chaplin lo definì «il drink dei veri uomini»), il Moutai è l’unico alcolico presentato come dono ufficiale dalle ambasciate cinesi presso Paesi e Stati stranieri. Negli anni è inoltre divenuto noto come “Liquore della Diplomazia”, per via della sua immancabile presenza in cene di Stato e incontri ufficiali. Sono infatti numerose le foto d’archivio che ritraggono alcuni dei leader mondiali intenti a brindare con un bicchiere di Moutai: da Mao Zedong al presidente Nixon, da Xi Jinping alla Regina Elisabetta II e ancora Putin e il Segretario di Stato Kissinger, che parrebbe aver detto a Deng Xiaoping, durante un incontro di lavoro, che «se avessero continuato a bere Moutai, avrebbero risolto qualsiasi problema sul tavolo».
Stando ai recenti dati di mercato, la vendita di Moutai nei primi tre trimestri dell’anno ha generato ricavi per 67,2 miliardi di yuan, in aumento di 10,31 punti percentuali su base annua.
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