La “terra dei vini” cinese è oggi una delle realtà più importanti nel settore, dalla produzione stimata in 130 milioni di bottiglie annuali
Annoverata oggi tra i maggiori produttori di vino su scala mondiale, la storia del Ningxia nell’industria vinicola inizia nel 1982, quando grandi aziende quali Changyu, Great Wall e Dynasty stabiliscono i primi vigneti nella regione. Situata nell’altopiano interno della Cina nord-occidentale, al confine con la Mongolia Interna, Ningxia è una regione dalla geologia aspra e al limite del desertico, servita da oltre 3100 ore di sole all’anno e soltanto da 200 mm di pioggia. Il terreno è povero di materiale organico e le croste di sale bianco, visibili a occhio nudo, tradiscono un pH e una salinità elevati, mitigati dall’irrigazione a goccia, necessaria nelle coltivazioni a causa della scarsità di risorse idriche. In condizioni simili, gran parte della viticoltura è assicurata da una stretta cinghia di terra da 150 km tra il Monte Helan e la Pianura del Ningxia, la cui fertilità è stata incrementata a partire dagli anni Novanta con il supporto dell’Agricultural Reclamation Management Bureau regionale.
Le viti nell’area vengono irrigate prevalentemente mediante l’acqua prelevata dal Fiume Giallo, che solca la vicina pianura, e il riparo offerto dal Monte sul versante occidentale protegge l’uva dai venti freddi del nord-est abbassando i rischi di gelate primaverili. Le sfide poste dai rigidi inverni da 20 gradi sottozero vengono inoltre affrontate attraverso una laboriosa pratica di interramento con sabbia e terra, vero e proprio tratto tipico della produzione vinicola nell’area. Le varietà di uva coltivate nella regione sono circa 20 e si differenziano in base alle peculiarità territoriali e climatiche proprie delle 6 micro-regioni produttive interne al territorio, anche se le uve nere dominano il 90% dei vitigni. Tra le bottiglie più rinomate, spiccano il Marselan (considerato uno dei vitigni-simbolo della Cina) e il Jia Bei Lan Cabernet Blend della Cantina He Lan Qing Xue, insignito del più alto premio conferito dai Decanter Worldwide Wine Awards nel 2011.
Nello stesso anno, una serie di politiche favorevoli atte a regolamentare l’industria e ad attirare maggiori capitali stranieri hanno ampliato enormemente la produzione vinicola, alimentata da 32.800 ettari di piantagioni e stimata in 130 milioni di bottiglie annuali, per un’industria dal valore complessivo pari a 26,1 miliardi di yuan. Nonostante i risultati raggiunti e l’elevata affluenza turistica nell’area, il Ningxia mantiene alte le ambizioni per il futuro e prevede di raddoppiare la superficie coltivata a vite entro il 2025, innalzando il relativo target di produzione annua a 300 milioni di bottiglie.
Clicca qui per leggere anche Cina ospiterà concorso vinicolo mondiale nel 2021