La Cina mantiene alta l’attenzione su diffusione e sviluppo di veicoli elettrici, in grado di ridurre emissioni e dipendenza dal petrolio
I veicoli elettrici (NEV) sono ormai un noto leitmotiv della politica ambientale cinese, che puntella gli anni a venire di ambiziosi obiettivi, quali salutare l’inizio della fine dell’“era del petrolio” nel 2035 e conseguire l’equilibrio tra emissioni e assorbimento di CO2 entro il 2060. In base alle stime diffuse dal think tank Carbon Tracker, la svolta guidata dal governo alle auto elettriche causerà un decremento pari al 70% della domanda globale di petrolio, accompagnato da un significativo risparmio sui costi di importazione, stimato superiore agli 80 miliardi di dollari annui nel giro di 10 anni. «Si tratta di una semplice scelta», spiega il rapporto, «tra la crescente dipendenza da quello che è stato il costoso petrolio prodotto da un cartello straniero e l’elettricità domestica prodotta da fonti rinnovabili, i cui prezzi diminuiscono nel tempo», evidenziando inoltre come il prezzo del petrolio d’importazione necessario all’alimentazione di un’auto media superi di 10 volte la spesa essenziale a far funzionare un veicolo elettrico.
Obiettivi e modalità che regoleranno la crescita di una solida industria automobilistica eco-compatibile sono stati definiti nel “Piano di sviluppo per la sua nuova industria dei veicoli energetici (NEV) dal 2021 al 2035”, pubblicato all’inizio del mese dal Consiglio di Stato. Stando a quanto si evince dal programma, la Cina aspira ad incrementare la percentuale dei NEV entro il 2035, migliorandone progressivamente le prestazioni mediante la riduzione del consumo medio di energia elettrica a 12kWh/100 km.
Gli ultimi dati circa l’effettiva diffusione di veicoli elettrici sul territorio nazionale sono stati annunciati dalla provincia insulare di Hainan, che rende nota la presenza di 45.000 NEV e 775 stazioni di ricarica. Stando alle autorità locali, la provincia punta a conseguire la completa indipendenza dal carburante entro il 2030. Attualmente la Cina reca l’inventario di NEV più ampio al mondo, attestando il 55% delle vendite globali.
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