La millenaria arte di Qingtian è oggi una prestigiosa industria culturale, alimentata dal talento di oltre 24.000 artigiani
A Qingtian, contea della provincia orientale del Zhejiang, l’intaglio della pietra ha una storia secolare delineata da una maestria sempre crescente negli anni, che ha contribuito a rendere la località celebre in Cina e nel mondo quale “patria dei ricami su pietra”. Arte millenaria tramandata di generazione in generazione, questa specifica forma di intaglio è stata classificata nel 2016 come parte del Patrimonio culturale immateriale della nazione, configurandosi oggi come uno scampolo di tradizione che vive nelle opere di oltre 24.000 artigiani e 57 maestri a livello nazionale e provinciale.
Il materiale più comunemente utilizzato nella pratica scultorea è la cosiddetta pirofillite di Qingtian, un tipo di silicato di alta qualità presente in abbondanza nell’area, dalla durezza perfetta per l’intaglio. Dalla datazione incerta, le opere esposte nel Museo del Zhejiang e ricondotte dagli esperti al periodo delle Sei Dinastie (222 – 589), attestano all’arte dei ricami su pietra almeno 1.500 anni di pratica. Nel corso delle successive fasi della storia nazionale, gli artigiani hanno perfezionato la tecnica e ampliato al contempo la gamma dei motivi, realizzando oggetti dal grado di popolarità sempre maggiore.
Secondo alcune fonti, negli anni della dinastia Qing (1644 – 1912), le sculture in pietra costituivano una scelta comune negli omaggi reali e incrementarono la loro presenza anche nei mercati occidentali, dove furono apprezzate dagli europei e premiate in diverse esposizioni. Dalla varietà di temi riconducibili all’estetica tradizionale, tra cui figurano fiori, paesaggi, frutti e uccelli, l’intaglio della pietra di Qingtian costituisce oggi una vera e propria industria dal valore di milioni di yuan, che vanta clienti in oltre 40 Paesi e regioni.
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