La nuova missione, parte del programma di esplorazione lunare in tre fasi, sarà lanciata a fine di novembre dal Centro spaziale di Wenchang
La Cina continua il suo programma di esplorazione lunare e predispone i preparativi necessari al lancio della missione Chang’e-5, la prima cinese di ritorno campioni, condotta mediante una sonda che preleverà autonomamente circa 2 kg di suolo lunare e rocce dal lato visibile. Il vettore Lunga Marcia-5, preposto al lancio della sonda, è stato trasferito questa mattina all’interno del Centro spaziale di Wenchang, nella provincia insulare di Hainan, e il relativo lancio è stato annunciato dall’Agenzia Spaziale Cinese (CNSA) per la fine di novembre.
Secondo quanto riportato dagli archivi NASA, la missione si compone di quattro moduli, che lavoreranno in sequenza per garantire l’atterraggio nella regione lunare di Mons Rumker nell’Oceanus Procellarum, la raccolta dei campioni e il loro conseguente trasferimento sulla Terra. Gli studi condotti in laboratorio al termine del processo saranno necessari ad una maggiore comprensione circa l’evoluzione e la composizione della superficie lunare. La missione, che trae il suo nome dall’omonima dea cinese della Luna, è stata posticipata al 2020 a causa di un malfunzionamento del vettore Lunga Marcia-5 nel 2017, che ad oggi resta il più grande veicolo di lancio cinese.
Con l’allestimento dell’attuale missione, il programma di esplorazione lunare cinese inaugura la sua terza fase, dopo aver completato con successo le due missioni orbitali del 2007 e del 2010, nonché l’atterraggio morbido e l’esplorazione della superficie a opera di Chang’e-3 e 4 rispettivamente nel 2013 e nel 2019. In base a quanto reso noto da diverse fonti, l’atto successivo del programma verterà sul lancio della missione Chang’e-6, stimato tra il 2023 e il 2024.
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