Indetto nella città costiera un progetto pilota che nell’arco di tre anni valorizzerà le esposizioni private dei cimeli culturali
Pechino ha recentemente lanciato un progetto pilota atto a regolamentare la gestione dei cimeli culturali di proprietà privata a Shanghai. Il piano è stato elaborato a seguito della rapida ascesa del collezionismo privato a realtà dominante nel panorama artistico degli ultimi anni e ha l’obiettivo di incoraggiare la raccolta legale dei cimeli nonché favorirne una più ampia fruizione sul mercato nazionale.
Liu Yuzhu, direttore dell’Amministrazione del Patrimonio Culturale Nazionale, ha infatti dichiarato che le riforme rappresentano un valido aiuto alla soluzione dei secolari problemi che hanno interessato l’esposizione privata. Canali di circolazione limitati, la mancanza di un sistema di credito e un’insufficiente protezione delle reliquie sono fattori responsabili di un ambiente di mercato disordinato, nonché deterrenti allo sviluppo di una solida industria.
Il supporto politico e la supervisione annunciati dalle autorità competenti verranno attuati in oltre 10 misure, atte a favorire un collezionismo legale e soprattutto razionale. Le politiche stabilite dal piano, incentrate sul rafforzamento dei servizi professionali per la conservazione e il restauro dei cimeli e su una maggiore opera di educazione al collezionismo, valorizzeranno l’ambiente artistico privato di Shanghai nell’arco di tre anni.
Secondo quanto riportato da Xinhua, saranno inoltre esplorate nuove modalità atte a concedere qualifiche per la collocazione dei cimeli sulle piattaforme di e-commerce, nel tentativo di promuovere l’arte attraverso nuove forme di business.
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