È cinese il nuovo presidente della World Sailing, in carica fino al 2024. Il mandato punterà a rendere lo sport più emozionante e inclusivo
Ricambi al vertice in remoto per l’Assemblea Generale di World Sailing, che ha annunciato nella giornata di domenica i risultati delle elezioni interne, rendendo noti i nomi che andranno a comporre il nuovo organico. Ad assumere la presidenza Li Quanhai, 58 anni, già direttore generale del Centro Nazionale Olimpico Sportivo Cinese nonché vicepresidente della China Yachting Association.
Una scelta giudicata «di portata storica» dalla Federvela italiana (FIV), che commenta in un comunicato l’elezione di Li, di fatto primo presidente di nazionalità cinese a capo della federazione sportiva olimpica internazionale. Due tornate e un ballottaggio finale, in cui Li ha trionfato sul presidente danese uscente Kim Andersen con 68 preferenze contro 60. «L’elezione di Quanhai Li alla guida di World Sailing è un risultato notevole e per nulla scontato, rappresenta un’importante novità. È una pagina nuova che si apre e posso dire con soddisfazione che l’Italia ha lavorato a questo risultato. L’Italia è stata la prima nazione importante del panorama internazionale ad appoggiare sin dall’inizio la candidatura di Quanhai Li e questo in un voto deciso in volata ha avuto il suo peso».
A dirlo Francesco Ettorre, presidente della FIV, che precisa così il ruolo dell’Italia nella tornata elettiva, non mancando di sottolineare il rapporto di amicizia e reciproca stima che lega le due parti. Ha rinnovato inoltre la sua fiducia in «quella parte di mondo che sta crescendo con tanta qualità, anche con iniziative concrete mirate alla diffusione del brand della vela italiana in Estremo Oriente. È uno scenario favorevole alla condivisione degli obiettivi della FIV e dell’Italia in World Sailing».
Li Quanhai rivestirà la carica fino al 2024 e ha annunciato un profondo impegno nella promozione della vela, ritenuta un esempio di potere umano combinato con l’energia della natura; obiettivo dichiarato del suo mandato è rendere la pratica della disciplina più emozionante e inclusiva.
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