La Cina firma contratti con tre case editrici straniere per pubblicare 8 libri-reportage che raccontano l’eradicazione della povertà
PECHINO, 30 OTTOBRE (XINHUA) – Venerdì la Cina ha firmato contratti con tre case editrici straniere per tradurre e pubblicare otto libri-reportage che raccontano gli sforzi del Paese nell’eradicazione della povertà. I racconti sono basati sulle osservazioni in loco di 25 autori e su interviste relative a viaggi condotti in oltre 20 regioni a livello provinciale, co-organizzati dalla China Writers Association (CWA) e dall’Ufficio del gruppo leader del Consiglio di Stato per la Riduzione della Povertà e lo Sviluppo. «Queste storie non appartengono solo alla Cina, ma anche all’umanità» ha detto Li Jingze, vice direttore del CWA. «Dimostrano l’ardua battaglia dell’umanità per la felicità e anche lo spirito e il vigore nella lotta».
«La Cina è il Paese che negli ultimi decenni ha avuto più successo al mondo nella lotta alla povertà» ha detto Martin Woesler, editore di European University Press. «È un fatto riconosciuto dagli storici di tutto il mondo». Lord Strathcarron, presidente della Unicorn Publishing Group, ha espresso la speranza che la pubblicazione dei libri possa render nota al mondo l’ambizione della Cina di spazzare via la povertà. La Cina si propone di annientare la povertà assoluta entro la fine di quest’anno, raggiungendo l’obiettivo di eradicazione dell’indigenza stabilito dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile con 10 anni di anticipo rispetto al programma.
I dati ufficiali mostrano che 55,75 milioni di cinesi residenti nelle zone rurali sono stati sollevati dalla miseria nel corso degli ultimi cinque anni. Da quando il Paese ha avviato la politica di riforma e apertura nel 1978, circa 800 milioni di persone si sono scrollate di dosso la povertà, il che equivale ad oltre il 70% della riduzione dell’indigenza globale.
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