Kunming, nello Yunnan, selezionata come sede della prossima conferenza delle parti sulla biodiversità e sui cambiamenti climatici
Il Vertice delle Nazioni Unite sul clima, tenutosi il 30 settembre 2020, ha evidenziato i nuovi obiettivi e relativi strumenti che dovranno essere attuati per contrastare il declino della biodiversità. La pandemia da COVID-19 ha sottolineato la stretta interconnessione tra l’uomo e la natura e la necessità di affrontare questa crisi sanitaria ed economica in modo sostenibile.
La conferenza sulla biodiversità, che si sarebbe dovuta tenere a ottobre di quest’anno, è stata invece rimandata causa COVID a maggio 2021, come ha confermato un portavoce del Ministero cinese dell’Ecologia e dell’Ambiente. La sede sarà la “spring city” della Cina, Kunming, situata nel nord-est dello Yunnan. Non una coincidenza, se si considera che la città è rinomata per la sua biodiversità, tanto da venire definita “Regno di piante e animali”, ospitando oltre il 50% delle specie biologiche di tutto il Paese.
Sono stati così avviati i preparativi per la conferenza, il cui tema sarà “Civiltà ecologica: costruire un futuro condiviso per tutte le forme di vita sulla Terra”; l’ambasciatore cinese presso le Nazioni Unite, Zhang Jun, si è detto speranzoso che la Conferenza sulla biodiversità (COP15) possa essere uno strumento decisivo nel garantire armonia e sostenibilità nel rapporto tra uomo e natura. La scelta di ospitare la conferenza a Kunming è stata recepita positivamente, come riconoscimento del grande lavoro di conservazione della biodiversità portato avanti negli anni nella città dello Yunnan; ma pone anche pressione sui lavori di ristrutturazione urbana, che comprendono, tra le altre cose, la costruzione di oltre tredici parchi a tema floreale.
Xi Jinping è intervenuto durante il Vertice delle Nazioni Unite, sottolineando il ruolo attivo assunto dalla Cina nella governance ambientale globale e ribadendo la volontà del Paese di assumersi le responsabilità internazionali commisurate al suo livello di sviluppo. L’obiettivo è la tanto ambita “comunità dal destino condiviso”, per la quale la Cina si impegna a proseguire il suo impegno nella questione ambientale.
Riprendendo un proverbio cinese, «a poco a poco, le zolle di terra formano un’alta montagna e le gocce d’acqua formano un lungo fiume». Con queste parole Xi ha concluso il suo intervento, incoraggiando ancora una volta la collettività a unire gli sforzi per far fronte alla presente emergenza e per costruire una comunità armoniosa.
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