Loulan, la “Pompei d’Oriente” sull’antica Via della Seta in Xinjiang, tutelata da un progetto da più di nove milioni di yuan
(XINHUA) – La Regione Autonoma dello Xinjiang Uygur, in Cina nordoccidentale, a giugno ha lanciato un progetto per tutelare e conservare il sito dell’antica Loulan, soprannominata “Pompei d’oriente”, investendo circa 9,42 milioni di yuan (intorno a 1,4 milioni di dollari). Loulan era un ricco insediamento costruito circa 2.000 anni fa per servire i commercianti che transitavano per l’antica Via della Seta. Tuttavia, con il tempo, i riferimenti a Loulan sono misteriosamente scomparsi. Il sito si trova oggi in un’area disabitata della contea di Ruoqiang, nel sud dello Xinjiang.
Nel 2019 il personale addetto alla protezione dei reperti culturali ha trovato le rovine di una pagoda e tre stanze le cui fondamenta erano crollate in varia misura. Negli edifici erano anche visibili fratture, buchi e segni di erosione. Il progetto mira principalmente a scavare e a rinforzare il sito mentre un team di 30 operai sorveglia l’antica città giorno e notte. Jiao Yingxin, del dipartimento di protezione dei reperti culturali di Ruoqiang, afferma che il team di operai ha selezionato materiali dal terreno ai margini delle strutture per preparare l’adobe, in modo da sostenere le parti crollate delle fondamenta e riparare i danni utilizzando tecniche tradizionali. «Entro la fine di luglio, il rafforzamento del sito e delle fondamenta delle tre sale è stato sostanzialmente completato e gli operai stanno ora iniziando a lavorare per la pagoda», dice Jiao.
Gli archeologi hanno scoperto che le tempeste di sabbia estreme del Lop Nur, che ospita l’antica Loulan, sono state la causa principale dei danni e dei crolli. Secondo i dati meteorologici degli ultimi cinque anni, per 80 giorni all’anno l’area di Loulan è battuta da venti con intensità da 17,2 a 20,7 metri al secondo, per 115-193 giorni all’anno sono presenti polveri nell’aria e in estate la temperatura alla superficie è di 70 gradi centigradi.
Il progetto è condotto dal Northwest Research Institute del CREC, che ha anche partecipato ai lavori di protezione dei reperti culturali per i siti del patrimonio mondiale dell’UNESCO, tra cui le Grotte di Mogao e il Buddha gigante di Leshan. Zhou Peng, un ingegnere della società, afferma che da agosto il team ha spostato le operazioni nella notte per evitare le conseguenze negative delle alte temperature e di altri fattori ambientali, aggiungendo che il progetto dovrebbe essere completato entro novembre.
La misteriosa città è stata riscoperta per la prima volta dall’avventuriero svedese Sven Hedin nel 1900, che trovò resti di strutture di forma quadrata. Loulan era sorta intorno a un’oasi in una parte del deserto nota come “terra di nessuno”. La datazione al carbonio di rami di salice rosso e canneti trovati tra le rovine di un muro circolare indicano che la struttura risale al periodo tardo della dinastia Han orientale (25-220).
Gli archeologi ipotizzano che la città fosse una delle capitali istituite dal Regno di Loulan, spostata più volte a causa delle scarse risorse idriche, dei disastri naturali, delle malattie diffuse e della guerra. All’epoca della dinastia Tang (618-907), era già scomparsa completamente. A partire dal XX secolo, gli archeologi di tutto il mondo hanno trovato un numero significativo di strutture e manufatti ben conservati intorno al sito di Loulan.
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