La mostra per celebrare i 600 anni della Città Proibita è divisa in tre sezioni e ripercorre sei secoli di storia cinese
(XINHUA) – PECHINO, 11 SET – Una grande mostra è stata inaugurata il 10 settembre a Pechino per celebrare il 600esimo anniversario della costruzione della Città Proibita, ufficialmente Palace Museum. L’esibizione, organizzata proprio nel museo della capitale cinese, è suddivisa in tre sezioni che coprono altrettanti periodi storici: la costruzione della città durante la dinastia Ming, al potere dal 1368 al 1644; il restauro durante la dinastia Qing, al potere dal 1644 al 1911; gli sviluppi dall’istituzione del Palace Museum nel 1925.
In totale, sono esposti nella mostra 450 reperti culturali e materiali storici, comprese varie fotografie, che rivelano gioie e dolori delle corti imperiali nel corso di sei secoli. I visitatori potranno ammirare il fascino dell’architettura classica del Paese, le abilità delle antiche tecniche costruttive e i vari principi della filosofia tradizionale cinese, dando uno sguardo a come appariva il palazzo durante le quattro stagioni. Secondo il museo, la mostra, intitolata Splendore eterno: sei secoli alla Città Proibita, si concluderà il 15 novembre presso la Porta Meridiana.
Costruita tra il 1406 e il 1420, la Città Proibita misura 961 metri da nord a sud e 753 metri da est a ovest, coprendo un’area di circa 720.000 metri quadrati. Caratterizzato da pareti rosse e tegole smaltate gialle, il palazzo rappresenta il culmine della sontuosa architettura tradizionale cinese che ha influenzato gli sviluppi culturali e architettonici in Asia orientale e nelle aree circostanti.
La Città Proibita ha riaperto il primo maggio al pubblico dopo una chiusura di tre mesi a causa dell’epidemia di COVID-19. Il museo ha aumentato a 12.000 le presenze massime giornaliere a partire dal 28 luglio. I visitatori devono ancora effettuare le proprie prenotazioni online, lasciarsi misurare la temperatura corporea all’ingresso, indossare le mascherine e praticare il distanziamento sociale all’interno delle sale espositive.
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