Il complesso buddhista tibetano del Monastero di Labrang, nella provincia cinese del Gansu, occupa 800.000 metri quadrati
È quasi giunto al termine il restauro del Monastero di Labrang, complesso buddhista tibetano situato nella provincia del Gansu, nel nord ovest della Cina. Sono durati otto anni i lavori di ristrutturazione e oggi, il corpo principale e gli affreschi di 14 sale sono tornati come nuovi.
Ad oggi, sono state restaurate sei sale dell’intera struttura e ora toccherà a due sale di meditazione, ai colori dei dipinti sulle colonne e ad altre parti delle sale interessate. Il progetto di restauro è stato avviato nel 2012 e si basa su rafforzare gli elementi strutturali, restaurare affreschi e dipinti e migliorare le misure di sicurezza. Il monastero è uno dei maggiori templi della scuola Gelug. I lavori di restauro, ad oggi, hanno già visto un investimento di quasi 400 milioni di yuan. Secondo l’esperto Sonam Gya, si è cercato di intervenire il meno possibile per preservare l’integrità e lo stato originale del complesso.
Il Monastero di Labrang, situato nella contea di Xiahe della prefettura autonoma tibetana di Gannan, fu costruito nel 1709 e dal 1982 è tutelato come patrimonio culturale nazionale. Noto per la particolare architettura, occupa una superficie di oltre 800mila metri quadrati. Il progetto è il primo restauro di grande portata effettuato dalla sua costruzione. Per più di 300 anni ha subito diversi incendi e la sua struttura in fango e legno necessitava un rinforzo. Oggi il monastero ospita sei scuole buddhiste, 84 sale di meditazione e più di 500 alloggi per i monaci.
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