La storia e i sogni di Gyapar e Qirhal, due ragazze chirghise che grazie all’istruzione hanno donato un futuro migliore ai loro cari in Xinjiang
(XINHUA) – I signori Sattwaldi, genitori di Gypar e Qirhal, due ragazze cinesi di 24 e 21 anni, sono invidiati da tutta la comunità di pastori in cui vivono: le figlie infatti sono entrambe studentesse universitarie. Gypar e Qirhal sono nate in una famiglia di origine chirghisa nella contea di Wuqia, nella Regione autonoma dello Xinjiang Uygur.
L’altopiano del Pamir rappresenta una delle aree più svantaggiate di questa remota area della Cina nord-occidentale, tanto che un tempo i figli dei pastori chirghisi non avevano pieno accesso all’istruzione superiore. In pochi furono incoraggiati a guardare oltre la propria tradizionale vita nomade. «Senza un sostegno o nuove opportunità, anche io e mia sorella saremmo diventate dei pastori», racconta Qirhal. Fortunatamente per lei, la sua famiglia è solo una delle migliaia che hanno beneficiato dei drastici cambiamenti intervenuti negli ultimi dieci anni nella regione cinese.
I Sattwaldi vivevano sulle montagne a un’altitudine di 3.000 metri, ma il loro livello di vita era molto al di sotto della soglia nazionale di povertà. Il loro villaggio non possedeva strade, né alcuna rete idrica o elettrica. Nel 2014, l’intera famiglia è stata trasferita in una nuova comunità appositamente realizzata, nell’ambito di un’iniziativa di ampia portata per sollevare dall’indigenza i pastori poveri. Insieme a un significativo investimento in nuovi alloggi, in Xinjiang è migliorato anche l’accesso all’istruzione.
Dal 2000, la Cina ha attivato il programma “Classi di Xinjiang”, che colloca gli studenti della regione nelle scuole superiori delle aree più economicamente sviluppate. Gypar si è assicurata un posto nell’ambito di questo programma nella città di Wuxi, in Cina orientale. «Nemmeno nei miei sogni più belli mi sarei aspettata di andare a scuola fuori dallo Xinjiang», racconta la giovane. «Mi piace la vita in città: ecco perché non ho esitato a candidarmi per un posto in un’università fuori dallo Xinjiang». «È stata una delle migliori decisioni che abbia mai preso», prosegue Gypar. «Mi ha portato in un mondo al di fuori delle montagne».
Qirhal è invece al suo secondo anno presso la Southwestern University of Finance & Economics della città di Chengdu, nel sud-ovest della Cina. «Studiare finanza può aiutarmi a contare le pecore più velocemente», scherza la ragazza. «Mi piacerebbe lavorare in banca e magari diventare direttrice di una filiale», spiega Qirhal, stavolta con aria seria. Sua sorella maggiore sogna invece di fare da mentore ad altri giovani. Iscritta all’ultimo anno della Changji University, in Xinjiang, Gypar vede il suo futuro come docente. «Voglio diventare un’insegnante di matematica, una volta tornata a casa», spiega la ragazza. «Sono cresciuta sull’altopiano del Pamir e so che molti bambini del posto soffrono per la mancanza di possibilità di abbandonare le montagne: voglio aiutarli a realizzare i loro sogni».
Entrambe le sorelle sanno di dover tutto ai propri genitori e al loro sostegno. «Quando ero più giovane, i miei genitori hanno lavorato molto duramente per guadagnare il necessario», ricorda Gypar. «Naturalmente, avrei voluto lasciare la scuola prima della fine del ciclo scolastico, così da non pesare su di loro».«Ma i miei genitori non erano d’accordo, non volevano che mi sacrificassi», aggiunge la giovane. «Mi dissero che studiare sodo è il modo migliore per i bambini di ripagare i propri genitori».
Oggi, le famiglie povere come i Sattwaldi non devono preoccuparsi dei costi delle tasse universitarie. Entrambe le sorelle godono infatti di una borsa di studio da 4.000 yuan per coprire le spese universitarie annue. Nel 2017, lo Xinjiang è diventato la prima regione cinese di livello provinciale a offrire un programma completo e gratuito di istruzione dalla scuola materna alle superiori. Quest’iniziativa ha beneficiato tanti studenti come il figlio minore dei Sattwaldi, che oggi frequenta il liceo.
Intanto, Gypar e Qirhal sono diventate delle vere e proprie celebrità nella propria comunità. Durante le vacanze, le ragazze sono spesso invitate a condividere le proprie storie con gli studenti delle scuole serali. Le giovani cantano anche canzoni e raccontano film popolari ai bambini, insegnando alla propria famiglia come utilizzare le piattaforme social e aiutando i vicini a raggiungere i propri obiettivi.
Nel 2020 le autorità dello Xinjiang sono determinate a sradicare la povertà assoluta, sollevando dall’indigenza gli ultimi 165.800 residenti più poveri. Entro l’anno, la regione prevede anche di inviare all’università il 40% degli studenti locali. «Spero che possano lasciare le montagne e vivere una vita migliore», afferma Zahir, il padre delle sorelle Sattwaldi. (XINHUA)
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