Da due giorni la maggior parte delle principali catene di ristorazione a Pechino in Cina ha ripreso le attività, con politiche di sostegno e affitti ridotti
(XINHUA) – A Pechino circa il 72% dei 45 principali marchi delle catene di ristorazione hanno ripreso le attività a partire dal 27 aprile. Liu Meiying, vicedirettore dell’Ufficio commerciale municipale di Pechino, ha annunciato in conferenza stampa che la capitale ha lanciato una serie di politiche a sostegno delle imprese di ristorazione colpite duramente dall’epidemia COVID-19.
Secondo il vicedirettore, Pechino ha ridotto gli affitti fino al 70% per le principali catene di ristoranti, negozi di alimentari, minimarket e altri punti vendita che sono stati economicamente danneggiati dall’epidemia o che hanno assicurato il sostentamento di base dei cittadini nel lavoro di prevenzione e controllo dell’epidemia. Il funzionario segnala che la capitale ha anche istituito un canale verde per aiutare la popolazione a lottare contro l’epidemia. Per soddisfare al meglio le esigenze dei cittadini, la metropoli ha favorito gli ordini online e i servizi di consegna per ampliare al massimo i canali di vendita.
Secondo Liu Yuchi, vicepresidente esecutivo dell’Associazione della cucina di Pechino, il numero di persone che mangiano fuori aumenterà, dato che l’epidemia di coronavirus è stata sostanzialmente contenuta e Pechino promuoverà l’iniziativa “ristoranti sicuri”, che prevede il rispetto di determinati requisiti. Liu spiega che i “ristoranti sicuri” sono quelli con licenze complete che operano da più di un anno e senza gravi problemi di credito negli ultimi 12 mesi. Questi ristoranti devono implementare i requisiti di prevenzione e controllo dell’epidemia e i loro dipendenti devono misurare quotidianamente la temperatura corporea. (XINHUA)
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