Coronavirus, da aprile richiesta la certificazione su export di forniture sanitarie, previste indagini e punizioni per responsabili di problemi di qualità
(XINHUA) – PECHINO, 3 APR – La Cina ha confermato che applicherà un rigoroso controllo di qualità e di sicurezza sulla produzione e l’esportazione delle forniture mediche, a maggior ragione nel momento della lotta globale contro il nuovo Coronavirus (COVID-19). Lo comunica il ministero del Commercio.
La Cina – secondo i dati del ministero – ha esportato circa 2,77 miliardi di articoli di prodotti medici fondamentali per il controllo e la prevenzione delle epidemie per un valore di 6,29 miliardi di yuan (circa 887,53 milioni di dollari) a partire dal 1° marzo. La Cina – si legge sul sito del ministero – si impegna a svolgere indagini accurate e a punire severamente i responsabili di eventuali problemi di qualità e ha chiesto agli esportatori di prodotti medici, tra cui i kit per il tampone, le mascherine mediche, le tute protettive, i ventilatori e i termometri a infrarossi, di fornire una documentazione supplementare al momento dello sdoganamento.
Secondo il ministero, a partire da mercoledì 1° aprile, gli esportatori di questi prodotti hanno dovuto dichiarare che la merce è stata ufficialmente registrata in Cina e che soddisfa gli standard di controllo di qualità delle rispettive destinazioni di esportazione. Il ministero si augura inoltre che gli acquirenti stranieri acquistino da fornitori i cui prodotti siano stati registrati presso le autorità di regolamentazione cinesi, verifichino la qualità del prodotto prima di usarlo e seguano rigorosamente le procedure operative e il campo di applicazione.
Informazioni sulla registrazione e l’approvazione dei prodotti medici possono essere ottenute dal sito web della National Medical Products Administration. Il ministero comunica che le autorità cinesi hanno concesso l’approvazione d’emergenza a decine di kit di test per COVID-19 e centinaia di altri prodotti medici legati al virus. (XINHUA)
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