Con la fine della tempesta, in Cina si fanno i conti con le conseguenze psicologiche che l’epidemia di COVID-19 ha avuto sui malati
(XINHUA) – La Cina ha pubblicato un piano di lavoro sulla consulenza psicologica per le persone colpite da COVID-19, dal momento che il Paese vede segnali positivi nel contenimento dell’epidemia. Il piano di lavoro, diffuso due giorni fa dalla task force inter-agenzie del Consiglio di Stato per il controllo dell’epidemia, ha richiesto servizi di consulenza psicologica, soprattutto per i pazienti di COVID-19, le loro famiglie, le famiglie dei pazienti caduti, i gruppi vulnerabili, gli operatori sanitari e coloro che combattono il virus in prima linea, compresi gli agenti di polizia e gli operatori della comunità.
Si suggerisce un approccio trasversale per aiutare le persone a superare il trauma psicologico subito con la malattia, designando specifici reparti responsabili per ogni misura elencata. Secondo la direttiva, nelle regioni più colpite, in particolare nello Hubei e nel capoluogo Wuhan, vanno istituiti gruppi di lavoro speciali composti da professionisti della salute mentale, assistenti sociali e volontari.
La Cina continentale, nella giornata del 18 marzo, non ha segnalato nuovi casi locali confermati del nuovo coronavirus, lo ha comunicato la Commissione sanitaria nazionale nella relazione giornaliera di ieri. (XINHUA)
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