Causa COVID-19, il governo di Qingtian ha rilasciato l’avviso per i cinesi che vivono all’estero di non rientrare in Cina per la festa dei morti
Il governo della città di Qingtian, dove nei giorni scorsi sono rientrati cittadini cinesi dall’Italia risultati positivi al COVID-19, ha pubblicato oggi sul suo profilo pubblico la richiesta ai cittadini cinesi d’oltremare, in particolare quelli che si trovano in Italia, di non tornare in Cina per visitare i propri antenati defunti nel periodo della festa di Qingming, che cade il 4 aprile, al fine di evitare l’ulteriore diffusione del nuovo Coronavirus.
La festa di Qingming è una delle più importanti festività annuali cinesi, durante la quale i figli in genere fanno visita alle tombe di genitori o antenati defunti. Il 3 marzo, otto persone cinesi che dall’Italia sono tornate a Qingtian sono risultate contagiate e oggi, ancora due cinesi che vivono in Italia sono arrivati a Huzhou, in Zhejiang, e hanno scoperto di essere infetti.
L’ondata di persone che rientrano in Cina dall’Italia o da altre zone colpite ha generato la preoccupazione del governo cinese, il quale ha stabilito che prima del rientro in Cina si compilino alcuni documenti. Attualmente, i cinesi che sono già arrivati in Cina dall’estero sono stati isolati e si è dichiarato esplicitamente che chi nasconde le proprie condizioni di salute dovrà risponderne legalmente. In Italia risiedono circa 100mila cittadini di Qingtian, la maggior parte dei quali impegnata in attività di ristorazione.