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Andare o restare? Il dilemma della comunità cinese in Italia

Lanbo Hu 04 Mar 2020 comunità cinese - Coronavirus

Tornare in Cina dai propri cari o restare in Italia? Un vero dilemma per la comunità cinese in Italia. L’epidemia è esplosa anche nel Bel Paese, e diversi cinesi hanno preferito tornare in patria. Il nuovo articolo di Hu Lanbo:

Otto cinesi originari di Qingtian hanno lasciato l’Italia per tornare nel loro Paese. Sono risultati tutti positivi ai test per il coronavirus e sono stati direttamente trasferiti in ospedale. Otto infetti può sembrare un numero davvero irrisorio se messo a confronto con le decine di migliaia di casi di contagio dello scorso mese. Tuttavia, i cinesi sono rimasti colpiti dalle statistiche del 2 marzo: al di fuori dello Hubei, la Cina ha registrato dodici nuovi casi, 8 dei quali provenienti dall’Italia. E così gli occhi di tutta la Cina sono puntati sul Bel Paese e sui voli provenienti dai suoi aeroporti. Il 3 marzo, infatti, due aerei diretti in Cina hanno lasciato l’Italia. I passeggeri, di cui alcuni cinesi, sono stati sottoposti ai controlli prima ancora che sbarcassero. L’arrivo degli 8 infetti ha suscitato grande preoccupazione in tutta la Cina, dove la situazione epidemica sta migliorando, ma dove costantemente arrivano viaggiatori, cinesi o stranieri, provenienti dai Paesi più colpiti.

Fino a poco tempo fa l’unica preoccupazione della comunità cinese in Italia era che gli affari subissero una battuta d’arresto, come se il virus fosse qualcosa di lontano. Ma l’esperienza di un cinese di Piacenza ammalatosi il 2 marzo ha generato un’ondata di paura. Il paziente si è recato in ospedale, ma non è stato ricoverato ed è stato rimandato a casa con la raccomandazione di restare in isolamento. Più tardi ha accusato dei malori e ha chiamato un’ambulanza, che però ha tardato ad arrivare. Così un suo amico l’ha accompagnato in macchina in un ospedale più lontano, dove il paziente è risultato positivo al coronavirus. La sua esperienza ha fatto il giro della comunità cinese, e in un batter d’occhio si è diffuso il terrore: se l’Italia avesse subito una pandemia, si sarebbe ritrovata nella stessa situazione di Wuhan durante i primi giorni dallo scoppio dell’epidemia. Di conseguenza, molti cinesi hanno deciso di partire. Il personale di alcuni ristoranti ha deciso di tornare in Cina, impedendo il normale svolgimento degli affari per l’intero esercizio commerciale.

I cinesi sanno bene che se l’Italia si trovasse in una situazione come quella che sta fronteggiando la Cina, non sarebbe pronta ad affrontare la battaglia contro il virus nello stesso modo, e che i cittadini non sarebbero onesti quanto i cinesi nel rispettare la quarantena, tanto che al momento è in corso una discussione apparentemente infinita sull’uso della mascherina. In ogni caso, sono tutti molto preoccupati.

Andare o restare? È un dilemma irrisolvibile.

Per oltre un mese la comunità cinese in Italia ha vissuto una vera agonia. I cinesi sono stati discriminati e additati come “virus” e i ristoranti asiatici ne hanno risentito pesantemente. Dopo S. Valentino sembrava che la situazione stesse migliorando e tutti hanno iniziato a sperare che l’imminente arrivo della primavera portasse un po’ di tranquillità. Inaspettatamente, però, in tutto il mondo sono nati nuovi focolai di polmonite da coronavirus, ed è proprio l’Italia a ritrovarsi nella situazione peggiore. Due settimane fa le persone continuavano a collegare la Cina e il suo popolo al virus, una percezione sfociata in diversi casi di aggressione ai danni di cinesi.

Ad oggi l’origine dell’epidemia in Cina non è ancora stata trovata, così la gente sta lentamente smettendo di prendersela con i cinesi. Il fenomeno della discriminazione sembra essere passato, ma il vero pericolo si sta avvicinando a tutti noi.

La strada per tornare in Cina sembra sempre più lunga e i serrati controlli che ci sono laggiù mettono ancora più distanza tra la Cina e l’Italia.

A coloro che viaggiano dalla Cina all’Italia è consigliato un periodo di 14 giorni d’isolamento volontario, ma non c’è alcun controllo. Anche il numero verde dedicato, il 1500, risulta sempre occupato o irrintracciabile.

Una volta arrivati in Cina, invece, ci sono veri e propri controlli medici ed è prevista una quarantena obbligatoria. I membri della comunità cinese in Italia hanno già subìto discriminazioni, non hanno alcuna intenzione di subire lo stesso trattamento da parte dei loro connazionali.

In Italia ci sono trecentomila cinesi e la maggior parte di loro ha scelto di restare in Italia, sono in pochi ad andarsene. Tuttavia, sperano che gli italiani inizino a indossare le mascherine e che l’esperienza della Cina sia servita almeno a salvare altri Paesi. L’Italia non produce mascherine, che vengono quindi importate dalla Cina o da altri Paesi dell’Europa dell’est. Forse il mercato attuale non è in grado di soddisfare le necessità di tutti.

I cinesi sono un popolo di ottimisti, sono sempre convinti che domani sarà un giorno migliore.

Lo spero, spero che domani sia migliore.

Hu Lanbo

Traduzione di Giulia Carbone

 

是走是留?意大利华侨进退两难

八个青田人从意大利回到中国,全部在意大利被感染了,下了飞机,直接被收进医院。本来8这个数字不大,对于上个月成千上万的感染病人数量真不是什么。但是,在3月2日,则是个引起全中国惊讶的数字,除了湖北省,全中国新发病例12人,其中8名来自意大利。

全中国都把注意力集中意大利,集中到到来自意大利的所有飞机。3月3日有两架飞机里载有来自意大利的中国旅客,在旅客未下机前,开始接受检查。

那8名来自意大利感染者的到来,引起全中国的担忧,中国疫情日渐好转,但国外重灾区的人不断登陆中国,不仅是华侨,也有外籍人。

在意大利的华侨本来仅仅担心生意受挫,似乎瘟疫离大家还远。但3月2日一个在Piacenza生病的中国人的经历让多数中国人害怕。病人去医院没有得到收治,让回家隔离。后感觉难受,叫救护车久久未到,因此被朋友开车给送到更远处的医院,检测为阳性。他的经历在华人圈很快传播,人们害怕如果意大利疫情大爆发,会出现在武汉医院初期的情况。

于是,很多人打算离开意大利。一些餐馆厨师提出请假,导致整个餐厅无法继续营业。

华侨知道如果疫情在意大利蔓延,这里无论如何不会出现中国那样的抗疫战场,民众也恐怕不会像中国人那样老老实实地呆在家里,现在对戴不戴口罩还在无止境地争论。的确大家非常担忧。

是走是留?真是进退两难。

一个多月的时间里,华侨的经历是苦涩的。开始受到一些意大利人的歧视,把中国人与病毒相联系,中餐馆的生意受到严重摧残。情人节后,情况似乎开始好转,人们盼着随着春天的到来一切能变得真正好起来。没想到,全世界也爆发了新冠肺炎疫情,意大利的情况比任何国家都糟糕。两周前,人们还是愿意把病毒与中国和中国人相连,在意大利出现了几例针对华侨的暴力事件。一直找不到来自中国的感染源,慢慢地人们不再和中国人纠结了。歧视现象似乎过去了,但真正的危险却临近每个人。

回中国的路似乎变得更加遥远,中国严格的检查与意大利相距甚远。在意大利从中国回来的人需自愿隔离14天,没人检查。连公布的1500热线也永远占线,打不通。到了中国会受到真正的14天的隔离,会有人监督。而且,旅意华侨已经在这里受过歧视的目光,不愿意回到祖国再经历一次同胞的歧视。

意大利的中国人有30万,大多数华侨还是决定坚守意大利,做到少出门。但是,人们还是希望意大利能倡导戴口罩,毕竟中国的经验值得借鉴。不过意大利自己并不生产口罩,主要来源是从中国或者东欧国家进口。可能目前市场上的供应满足不了所有人的需求。

中国人是个乐观民族,人们总是认定明天的日子比今天的好。但愿吧,明天都会好起来。

胡兰波

翻译:蕾啦

 

Clicca qui per leggere l’articolo di Hu Lanbo, direttrice di Cina in Italia, “Coronavirus, pensieri di una madre cinese“

comunità cinese - Coronavirus 2020-03-04
Lanbo Hu
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Postato da : Lanbo Hu

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