Connazionali fiduciosi in Guangdong, cuore economico della Cina. Il racconto e le speranze di alcuni italiani sul posto nella lotta al coronavirus
(XINHUA) – GUANGZHOU, 25 FEB – Gli italiani presenti in Cina sono fiduciosi nelle capacità del Paese asiatico di contenere l’epidemia da nuovo coronavirus. Tra questi c’è anche Luigi Cormaci, un dirigente d’impresa residente nella città di Foshan, nella provincia meridionale cinese del Guangdong, che quest’anno ha organizzato per la sua famiglia un Festival di Primavera (il Capodanno lunare cinese) diverso.
«Il Festival di Primavera di quest’anno non è stato molto allegro, ma come stranieri in Cina, ci sentiamo al sicuro», ha osservato Cormaci. L’epidemia di COVID-19 ha avuto inizio nella provincia centrale cinese dello Hubei, ma questo nuovo e letale coronavirus si è presto diffuso in tutto il Paese. Per contenere il contagio, le varie province e regioni cinesi hanno adottato una serie di misure preventive, mentre le autorità del Guangdong, una delle maggiori potenze economiche del Paese, hanno innalzato al massimo lo stato di allerta sanitaria pubblica già a partire dal 23 gennaio, due giorni prima dell’inizio delle festività per il Capodanno lunare.
Le varie città del Guangdong, compresa Foshan, hanno così cancellato tutte le celebrazioni e le tradizionali attività previste per la Festa di Primavera. Cormaci lavora in Cina dal 2004 e dieci anni dopo si è trasferito a Foshan con la moglie. Negli ultimi sei anni, celebrare il Capodanno cinese è diventata una tradizione annuale per la sua famiglia, quanto il Natale. Ma la ricorrenza quest’anno, senza brindisi e festeggiamenti, ha profondamente segnato Luigi. Nei giorni seguenti, la comunità in cui risiede Cormaci ha emanato un avviso in varie lingue dedicato ai cittadini stranieri, informandoli circa il rafforzamento delle attività di prevenzione e contenimento dell’epidemia e chiedendo loro di evitare qualsiasi attività all’aperto.
Anche Mattia Romeo, nato a Milano ma residente nella vicina Guangzhou, capoluogo della provincia del Guangdong, ha ricevuto un simile avviso. Secondo Romeo, oltre agli sforzi profusi dalla comunità locale per prevenire e contenere i contagi, sia le autorità provinciali che il consolato generale d’Italia a Guangzhou hanno adottato vari provvedimenti per garantire la sicurezza degli italiani durante l’epidemia. Inoltre, le comunità locali hanno disposto il controllo della temperatura corporea dei residenti, mentre ai cittadini stranieri è stato chiesto di segnalare online le proprie condizioni di salute. Il tempestivo intervento della Cina, ha sottolineato Cormaci, insieme ai solleciti avvisi emanati per gli stranieri, ne hanno alleviato le preoccupazioni. «La mia famiglia in Italia era preoccupata, ma non mi sono fatto prendere dal panico», ha osservato il manager.
Nel 2003, quando in Cina scoppiò un’epidemia di SARS, Luigi si trovava in viaggio d’affari nella municipalità settentrionale cinese di Tianjin, al confine con la capitale Pechino, una delle aree allora più colpite dal contagio. Secondo Cormaci, se il Paese ebbe la meglio allora contro la SARS può farcela anche oggi contro questo nuovo coronavirus. Questo, ha ricordato Luigi, dovrebbe essere un momento di riunione per le famiglie cinesi, che hanno fatto un grande sacrificio a restare a casa.
Secondo il manager, i cinesi hanno dimostrato la propria solidarietà, il proprio altruismo e la propria cortesia nel corso dell’epidemia. «Un corriere mi ha dato una mascherina quando ho ritirato un pacco senza indossarne una mia», ha sottolineato Cormaci. «I cinesi si aiutano sempre a vicenda, soprattutto quando affrontano una sfida comune». Secondo il manager, questo virus sarà presto sconfitto e il traguardo è in vista.
Ieri, le autorità del Guangdong hanno abbassato il livello dello stato di allerta per l’epidemia, un segnale positivo in una delle province più popolose della Cina. «Siamo tutti uniti nella stessa missione», ha detto in precedenza in un’intervista la console generale d’Italia a Guangzhou, Lucia Pasqualini. «Sono sicura che la Cina supererà questa situazione molto difficile».