(XINHUA) – PECHINO, 24 SET – Rilevamenti satellitari e aerei mostrano che il Parco Nazionale di Jiuzhaigou, nella provincia sud-occidentale cinese del Sichuan, si stia riprendendo dagli effetti del devastante terremoto del 2017. A rivelarlo è l’Accademia delle Scienze cinese. Il celebre spazio protetto, riconosciuto come patrimonio mondiale dell’umanità dall’UNESCO e famoso per le sue spettacolari cascate, rigogliose foreste e laghi d’altopiano, è rimasto chiuso per lavori di ricostruzione sin dal terremoto che ha colpito l’area nell’agosto del 2017. I ricercatori dell’Aerospace Information Research Institute dell’Accademia delle Scienze cinese e del Centro internazionale per le Tecnologie spaziali applicate alla Tutela del Patrimonio naturale e culturale, sotto l’egida dell’UNESCO, hanno combinato alcuni telerilevamenti satellitare di droni a pilotaggio remoto in volo a bassa quota e indagini sul campo per monitorare e valutare i cambiamenti ambientali a Jiuzhaigou. Sebbene il famoso ‘lago splendente’ sia stato quasi prosciugato dopo del sisma, lo specchio d’acqua ha gradualmente riacquistato vitalità dopo i lavori di ricostruzione e formato una nuova spettacolare cascata sul fiume. Dall’analizzato delle immagini, i ricercatori hanno inoltre scoperto che dopo due anni di lavori di ripristino del territorio, l’ecologia della vegetazione nell’area centrale di Jiuzhaigou è gradualmente tornata ai livelli pre-terremoto. Tuttavia, secondo gli studiosi, è ancora necessario tutelare l’area da catastrofi geologiche quali dissesti idrici e smottamenti di fango. Una parte del Parco Nazionale di Jiuzhaigou riaprirà in via sperimentale ai visitatori a partire da venerdì 27 settembre. (XINHUA)