A Villa Miani un ricevimento organizzato dall’ambasciata cinese in Italia per la ricorrenza del primo ottobre. L’ambasciatore Li Junhua: «Il futuro e il destino della Cina e del mondo sono interconnessi»
A pochi giorni dal 70esimo anniversario della Repubblica Popolare Cinese anche in Italia si celebra la Festa nazionale cinese. Nella meravigliosa cornice di Villa Miani a Roma, la sera del 24 settembre, l’ambasciata cinese in Italia ha organizzato un grande ricevimento nel corso del quale l’ambasciatore cinese in Italia Li Junhua e sua moglie Bai Yongjie hanno accolto numerosi ospiti italiani e cinesi.
Sono passati 70 anni da quando l’1 ottobre 1949, in piazza Tian’anmen, Mao Zedong proclamava la Repubblica Popolare Cinese. Una data fondamentale per la storia della Cina e del popolo cinese, che ogni anno la celebra con grande coinvolgimento. Quella che è diventata la Festa nazionale cinese è, infatti, una delle ricorrenze più importanti per il Paese.
Come ha sottolineato l’ambasciatore Li nel corso del suo intervento, da quando è stata fondata la Repubblica Popolare Cinese, «il popolo cinese ha preso in mano il suo destino, ha aperto una nuova epoca storica e si è sollevato dell’Oriente del mondo per scrivere un nuovo capitolo della storia».
Tante cose sono cambiate nel corso di questi decenni, tanti progressi sono stati fatti e oggi «il sogno cinese sta diventando realtà», ha dichiarato con soddisfazione. Non solo «il tenore di vita del popolo cinese ha registrato un miglioramento evidente, così come il livello di occupazione, i servizi sanitari, l’istruzione, la cultura e l’ambiente», ma la Cina si è anche inserita nel «processo di globalizzazione economica globale, promuovendo con convinzione la governance globale, ampliando la fusione con il resto del mondo e contribuendo alla crescita economica mondiale per più del 30% per diversi anni consecutivi».
Proprio in quest’ottica internazionale si inserisce l’iniziativa Belt and Road, lanciata dal presidente cinese Xi Jinping nel 2013. Un’iniziativa sottoscritta anche dall’Italia, che ha siglato il Memorandum di Intesa sulla Nuova Via della Seta in occasione della visita di Xi Jinping lo scorso marzo. Una tappa importante per lo sviluppo dei rapporti tra Cina e Italia, che come ha confermato l’ambasciatore Li sono destinati a rafforzarsi ulteriormente con «nuovi frutti e cooperazioni in settori come infrastrutture, cultura, turismo, scienza, tecnologia, innovazione, sport invernali, finanza, telecomunicazioni e mercati terzi». E ha aggiunto: «Il futuro e il destino della Cina e del mondo sono interconnessi. Se il mondo sta bene, la Cina sta bene. Se la Cina sta bene, il mondo sta meglio».
Dopo l’ambasciatore cinese ha preso la parola il vice ministro degli Esteri italiano Marina Sereni, che ha confermato la volontà del governo italiano di proseguire sulla strada del consolidamento dei rapporti bilaterali, soprattutto in vista degli importanti appuntamenti che scandiranno il 2020, anno in cui si celebreranno il 50esimo anniversario dell’istituzione delle relazioni diplomatiche tra Italia e Cina e l’anno del Turismo e della Cultura sino-italiano.