La festa di metà autunno (中秋节 zhongqiujie), o festa della luna, è una ricorrenza che si celebra in molti paesi dell’Asia Orientale tra cui Cina, Taiwan e Vietnam.
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Nascita ed evoluzione della festività
In Cina, il termine “metà autunno” apparve per la prima volta nel libro dei riti di Zhou, 周礼 zhouli, databile al lontano periodo degli Stati Combattenti (475 – 221 a.C.). A quel tempo il termine faceva solo riferimento a una delle fasi del calendario lunare, quella di metà autunno appunto.
La festa invece nacque più avanti, probabilmente all’epoca della dinastia dei Zhou Occidentali (1045-221 a.C.). Secondo la tradizione, gli imperatori di quella dinastia iniziarono a tenere cerimonie sacrificali in onore della luna. L’intento era quello di adorarla in modo da ottenere un abbondante raccolto durante l’autunno successivo.
A partire dalla dinastia Tang (618-907 d.C.) celebrare questa ricorrenza è diventata un’usanza sempre più diffusa, specialmente tra i nobili.
Sull’esempio degli imperatori, i ricchi mercanti e gli ufficiali tenevano sontuosi banchetti in cui si mangiava, si beveva e si danzava alla luce della luna piena. Al contrario, le classi più povere non usavano organizzare grandi festeggiamenti, esprimevano solamente il desiderio di avere un raccolto redditizio.
Con il passare del tempo celebrare questa ricorrenza divenne usanza comune per tutti, tanto è vero che durante la successiva dinastia, quella dei Song (960-1279 d.C.), venne istituita ufficialmente la data della festa di metà autunno.
Dal 2008 è stata riconosciuta come festa nazionale e considerata la seconda per importanza dopo il Capodanno cinese. La data della festività si calcola in base al calendario lunare cinese e cade il quindicesimo giorno dell’ottavo mese dell’anno, che quest’anno sarà il 13 settembre.
Miti e leggende sulla festa della luna
La Festa ha come fulcro centrale il culto della luna e ad esso sono legate molte storie popolari e leggende che vengono tramandate da secoli di generazione in generazione.
Tra le più note vi è sicuramente la storia di Chang’e la dea della Luna. La leggenda narra che in passato in cielo splendevano 10 soli e a causa dell’eccessivo calore che emettevano, la vita sulla terra era molto difficile: gli esseri viventi erano stremati dalla sete e dalla siccità.
Quando l’estinzione era ormai molto vicina, Houyi, un esperto arciere della guardia imperiale celeste, intervenne scagliando le sue frecce contro nove dei dieci soli. Li distrusse e salvò così l’umanità.
La Regina Madre dell’Ovest lo ricompensò per il suo atto eroico e gli donò un elisir di immortalità, che bastava per una sola persona. Houyi decise di non berlo per rimanere a vivere sulla terra con la sua amata Chang’e.
Dopo un po’ di tempo, un apprendista di Houyi, di nome Pengmeng, scoprì dell’esistenza del prezioso elisir e decise di rubarlo. Aspettò furtivo che Houyi uscisse di casa e poi si intrufolò nell’abitazione.
La moglie di Houyi, Chang’e, per evitare che il malvagio apprendista si impossessasse della pozione, la bevve lei stessa in un sorso e immediatamente iniziò a fluttuare verso il cielo, giungendo fino alla luna. Era destinata a dimorarvi per l’eternità.
Una volta tornato a casa e venuto a conoscenza dei fatti, Houyi fu travolto dalla disperazione e ogni anno in quella data offrì cibo alla luna per commemorare la sua amata.
Giunta sulla luna, Chang’e vi trovò un coniglio di giada, che è il protagonista di un’altra leggenda popolare. Nell’antichità solo tre animali vivevano nella foresta: una volpe, una scimmia e un coniglio.
Un giorno, tre immortali, travestiti da mendicanti, si avventurano nella selva per elemosinare del cibo. La volpe e la scimmia immediatamente offrirono loro da mangiare. Ma il coniglio non aveva nulla da offrire loro, e dato che era di animo generoso decise di offrire se stesso in pasto agli dei.
I tre, commossi dal sacrificio spontaneo del coniglio, decisero di donargli l’immortalità e gli permisero di abitare per sempre nel Palazzo Lunare.
Proprio grazie a queste vecchie leggende, in Cina è frequente trovare biglietti di auguri che raffigurano Chang’e e vedere lanterne colorate a forma di coniglio appese per le strade il giorno della festa di metà autunno.
Tradizioni popolari legate alla festa
Purtroppo, molte tradizioni culturali legate alla festa fin dall’antichità stanno gradualmente scomparendo, soprattutto nelle grandi città. Tuttavia rimane consuetudine quella di riunirsi con i propri cari per banchettare e mangiare i famosi dolcetti della luna 月饼 yuebing, conosciuti anche come mooncakes.
Dopo cena, le famiglie (specialmente nelle zone rurali) allestiscono un piccolo altare con tortine della luna, frutta secca, incenso e candele nel proprio cortile di casa, e insieme si radunano lì intorno per ammirare la luna piena, che quella notte brilla al massimo del suo splendore. Al chiaro della luce lunare si esprimono desideri, si augura felicità ai propri cari e si raccontano storie e leggende.
Un’attività particolarmente amata dai bambini è quella di preparare lanterne colorate in occasione della festa. Le lanterne vengono costruite con carta di riso e possono avere diverse forme di animali, fiori e piante. Di solito si appendono sull’uscio di casa e sugli alberi, ma si fanno anche scivolare sulla superficie dell’acqua dei fiumi o volare in cielo durante la notte. In tal modo contribuiscono a creare un’atmosfera ancora più magica.
Infine, in alcune aree specifiche come a Hong Kong, durante i festeggiamenti si balla la danza del dragone come segno di buona auspicio.
Cosa si mangia
In Cina, i piatti tipici che si consumano in occasione della festività variano da regione a regione. I più comuni hanno come ingredienti base quelli della stagione autunnale, tra cui la zucca e il taro, un tubero simile alla patata.
I cinesi amano accompagnare le portate di cibo con il vino fermentato all’osmanto. I fiori di osmanto sono in piena fioritura proprio durante il periodo della ricorrenza.
Una prelibatezza che non può assolutamente mancare su nessuna tavola sono i famosi dolcetti della luna, detti anche mooncakes, ovvero delle piccole torte tonde e ripiene, che simboleggiano armonia, unità e felicità. Se vuoi sapere di più sui dolcetti della luna e su come cucinarli leggi qui.
La tradizione vuole che i cibi sopra elencati portino buona fortuna, salute e ricchezza a chi li mangia.
L’importanza della luna nella cultura cinese
Da sempre la luna ha un forte valore simbolico in Cina e, quando è piena e quindi tonda, rappresenta l’unità della famiglia. Infatti in cinese la parola 团圆 tuanyuan significa sia “rotondo” che “riunione familiare”. Perciò durante la festa gli oggetti, i simboli, e gli alimenti di forma tondeggiante hanno un connotato così importante.
Nel corso dei secoli, molti poeti famosi hanno decantato la luna nelle loro poesie, raffigurandola come emblema essenziale di sentimenti nostalgici, e della lontananza dalla propria terra natia.
Il poeta Su Shi, noto anche come Su Dongpo, che visse in epoca Song scrisse un’importante poesia proprio durante la Festa di Metà Autunno, mentre si trovava lontano da casa. I seguenti versi, intrisi di malinconia e nostalgia, li dedicò a suo fratello Ziyou.
水调歌头 Preludio alla musica sull’acqua
苏轼 Su Shi
明月几时有, Da quando esiste la chiara luna?
把酒问青天。 Prendendo il vino e lo chiedo al cielo blu.
不知天上宫阙, Nella reggia su in cielo non so,
今夕是何年? a quale anno corrisponde questa sera?
我欲乘风归去, Vorrei farvi ritorno portato dal vento,
又恐琼楼玉宇, ma temo che torri di porfido e palazzi di marmo,
高处不胜寒。 lassù siano troppo freddi per me.
起舞弄清影, Perciò mi alzo, danzo e gioco con la mia nitida ombra,
何似在人间! Qual luogo è simile al mondo dei mortali!
转朱阁, Passa sopra a padiglioni vermiglio,
低绮户, si abbassa su finestre trinate,
照无眠。 splende sugli insonni.
不应有恨, Non dovrebbe avere motivo per odiarci,
何事长向别时圆? allora perché quando ci separiamo lei si fa sempre piena?
人有悲欢离合 Come gli uomini conoscono gioia e tristezza, incontri e addii,
月有阴晴圆缺。 così la luna si oscura, risplende, ora si fa piena, ora calante.
此事古难全 Fin dai tempi antichi, difficilmente è stato perfetto
但愿人长久, Però io desidero che anche se mille miglia lontani,
千里共婵娟。 noi stiamo a lungo insieme alla bella luna.
Gli ultimi due versi della poesia sono molto noti tra i cinesi ed esprimono proprio l’importanza della famiglia e delle persone care. Anche se si è fisicamente lontani gli uni dagli altri, si può ammirare la stessa luna splendente e in tal modo sentirsi uniti nella nostalgia.
E allora, buona festa della Luna a tutti, o meglio, come si direbbe in Cina:
愿你的生活就象这十五的月亮一样,圆圆满满
Ti auguro che la tua vita possa essere perfetta,
proprio come la luna più piena e tonda di metà autunno.
M.G.