La cerimonia tradizionale del Zhua Zhou viene organizzata dai genitori in occasione del primo compleanno del loro bambino
La principale caratteristica della tradizione cinese è la sua ritualità, il suo carattere celebrativo, la scrupolosa natura spirituale con cui i cinesi festeggiano gli eventi più disparati.
La prima occasione nella vita di un cinese di prendere parte a un rito tradizionale è il Zhua Zhou, un’attività organizzata dai genitori in occasione del primo compleanno del loro bambino.
La cerimonia consiste nel posizionare il bambino al centro di una stanza, circondato da una varietà di oggetti, spesso in multipli di sei, ognuno dei quali assume una connotazione e un significato specifico. Il bambino afferrerà uno degli oggetti e la sua scelta, dettata dall’istinto e dell’inconscio, determinerà le sue caratteristiche, le propensioni, le attitudini e, soprattutto, il suo futuro.
La parola Zhua Zhou è infatti formata da due caratteri, che letteralmente significano rispettivamente “afferrare” e “primo anniversario”.
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Le origini
La cerimonia del Zhua Zhou ha origini molto antiche e sembra affondare le sue radici nel lontanissimo periodo dei Tre Regni (220 d.C. – 265 d.C.).
Alla morte prematura del principe del regno orientale di Wu, Sun Deng, l’imperatore Sun Quan ebbe l’arduo compito di scegliere un nuovo successore tra i suoi nipoti.
Non riuscendo a prendere una decisione, il sovrano consultò consiglieri e saggi, finchè un cittadino di Wu venne in suo aiuto proponendo un metodo poco ortodosso: l’imperatore avrebbe dovuto posizionare su un piatto diversi oggetti, tra cui pennelli, libri, cibo e monete, ognuno simbolo di un tratto caratteriale o di un percorso futuro. Avrebbe poi dovuto lasciare i nipoti liberi di scegliere l’oggetto che avessero preferito.
Sun Quan accettò di tentare. Uno dei bambini, Sun Hao, afferrò senza esitazione una sottoveste di bambù e una cintura imperiale, simbolo di potere reale. L’imperatore giudicò propizia la selezione del piccolo, così la scelta ricadde su di lui. Sun Hao divenne quindi imperatore nel 243 d.C. I
n seguito a questo episodio, molte famiglie del tempo cominciarono a fare affidamento su questo metodo per presagire il futuro dei loro bambini.
Il rito nel passato
Nell’antichità la tipologia di articoli utilizzati durante la cerimonia variava in base al sesso del piccolo. Così, poiché ci si aspettava che le donne lavorassero in casa, una bambina si ritrovava a scegliere tra cosmetici, utensili da cucina, forbici e ago e filo per scoprire la sua inclinazione verso il lavoro culinario o sartoriale.
Al contrario, per un maschietto i genitori selezionavano libri, spade, penne e abachi per valutare se sarebbe diventato studioso, eroe, poeta o finanziere.
Inoltre, era comune mettere a disposizione due scelte supplementari: lo scalogno e il sedano, la cui pronuncia in cinese coincide perfettamente con quella di aggettivi che descrivono temperamenti virtuosi. Se la scelta fosse ricaduta sul sedano (芹, qín) il bambino avrebbe avuto un carattere laborioso (勤, qín), mentre lo scalogno (葱, cōng) avrebbe denotato intelligenza (聪, cōng).
Il Zhua Zhou oggi
Sebbene sia sempre meno frequente, la tradizione del Zhua Zhou si mantiene tuttora viva e fervida nelle case dei cinesi, ma porta con sé i segni dei mutamenti sociali avvenuti nel corso dei secoli. Gli oggetti utilizzati durante la cerimonia oggi comprendono tablet e mouse per una carriera nella tecnologia, carte di credito per il settore bancario, righelli per l’architettura, termometri per una carriera medica, palloni per quella sportiva e così via.
Un cambiamento significativo rispetto all’antichità è rappresentato dal fatto che la natura degli oggetti non varia in base al sesso del festeggiato. Inoltre, spesso i genitori permettono ai bambini di scegliere fino a tre oggetti per offrire un’interpretazione più varia. Ad esempio, per un bambino che sceglierà una macchina fotografica, un libro e un termometro è previsto uno spirito avventuroso, un percorso scolastico promettente, seguito da una carriera nell’ambito sanitario.
Non mancano le critiche di chi giudica questa cerimonia limitante per la vita dei bambini e ritiene che influenzi negativamente le aspettative e il controllo dei genitori sulla vita e il futuro dei loro figli. Tuttavia, il rito del Zhua Zhou è oggi considerato un’occasione divertente per riunire la famiglia, e lo spirito con cui i cinesi celebrano questo giorno è certamente più frivolo e leggero rispetto al passato.
Sono numerosi, inoltre, i Paesi che hanno deciso di adottare questa usanza dal sapore squisitamente cinese, riadattandola ai propri usi e costumi.
Le illustrazioni di @tinyeyescomics
(Le vignette sono state fornite da Tiny Eyes Comics, raccolta di fumetti online che esplora e racconta la cultura cinese attraverso scene di vita quotidiana. Instagram: @tinyeyescomics. Sito internet: tinyeyescomics.com)
Non solo Zhua Zhou
La cerimonia del Zhua Zhou è sicuramente la più importante nei primi anni di un bambino, ma non certo l’unica per celebrare l’arrivo di una nuova vita. Per esempio, in alcune zone della Cina, è usanza inviare alla nonna materna delle uova rosse per annunciare il sesso del nascituro: un puntino nero all’estremità dell’uovo sta a indicare che il bambino sarà maschio.
Quando il bebè compie un mese, i genitori organizzano uno sfarzoso banchetto, occasione per parenti e amici di augurare al piccolo una vita ricca e fortunata. In questa ricorrenza è di buon auspicio regalare le tradizionali buste rosse.
Festeggiamenti ancora più in grande per il centesimo giorno di vita del bambino: i primi mesi di vita di un neonato sono quelli più a rischio, ma dopo cento giorni ogni pericolo è scongiurato. In questa occasione il piccolo indossa un ciondolo in oro o argento chiamato “Sigillo della longevità”, che simbolicamente racchiude salute, ricchezza e felicità eterna. Il banchetto prevede un menu a base di spaghetti di lunga vita, anch’essi metafora di longevità, e uova dipinte di rosso. In passato era tradizione concludere la giornata con il primo taglio di capelli del piccolo.