Il gelso può essere consumato fresco oppure utilizzato come base per marmellate, gelati, liquori. Ricco di vitamine, ha numerose proprietà benefiche
Il gelso bianco o morus alba, in cinese sang shen, è un albero da frutto appartenente alla famiglia delle Moraceae, originario della Cina e della Corea. Ha le foglie caduche, cresce rapidamente e può vivere fino a 150 anni.
L’albero di gelso bianco raggiunge, fra le diverse varietà, le dimensioni maggiori. È conosciuto in tutto il mondo per la produzione della seta, in quanto il baco, la larva che produce il filamento bianco da cui deriva il prezioso tessuto, si nutre esclusivamente delle sue foglie, più piccole rispetto a quelle delle altre varietà di gelso, rappresentate dal gelso nero, la più diffusa in Europa, e il gelso rosso, che ha origine negli Stati Uniti.
Viene coltivato in Cina fin dall’antichità e in Europa è stato introdotto da monaci italiani di ritorno dai loro viaggi in Oriente intorno al XII secolo e maggiormente diffuso nel XV secolo, dopo la scoperta del segreto della produzione della seta. Poi all’inizio del Novecento, quando furono introdotte le fibre sintetiche, l’allevamento del baco da seta e di conseguenza la coltivazione del gelso bianco si sono gradualmente ridotti, anche se negli ultimi anni si sta cercando di rilanciarli.
I fiori sbocciano nel mese di aprile, mentre il frutto, impropriamente chiamato mora di gelso, giunge a piena maturazione nel mese di giugno fino a luglio. Quello bianco in particolare va consumato in breve tempo, perché facilmente deperibile e poco resistente alla manipolazione e al trasporto. Il sapore è dolce, ma insipido, con poca acidità. Quando è molto maturo diventa di colore giallognolo e di consistenza molle.
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Curiosità
Si racconta che nel 2700 a.C., l’imperatrice Si Lingchi notò dei bruchi che mangiavano le foglie del gelso bianco e poi tessevano il loro bozzolo. Il filamento prodotto aveva una lucentezza tale, degna di un velo dell’imperatrice, che ne restò affascinata, tanto che ordinò l’allevamento dei bachi. Iniziò così anche la coltivazione del gelso bianco, le cui foglie rappresentavano il nutrimento principale dei bachi da seta.
Quando e come usare il gelso
Il frutto del gelso può essere consumato fresco oppure utilizzato come base per marmellate, gelati, liquori e granite o come guarnizione per crostate e torte. Il legno della pianta viene utilizzato in Asia per costruire archi compositi, mentre in Emilia Romagna è fondamentale per produrre l’Aceto balsamico tradizionale di Modena. Il gelso può essere una pianta ornamentale e può essere coltivato senza difficoltà in giardino. Il succo del frutto è molto dissetante.
Proprietà
Il frutto è ricco di vitamina C, vitamine del gruppo B e K, contiene ferro, calcio, potassio, manganese e magnesio. Il gelso bianco ha funzioni antiossidanti e antibatteriche, in particolare contro i batteri delle carie dentali. È anche un potente antinfiammatorio, in passato era utilizzato per lenire infiammazioni della bocca e della gola. È rinfrescante e dissetante, ottimo per reintegrare i liquidi nella stagione estiva o nello sport. Ha pochissime calorie, 43 per 100 g, quindi adatto a chi tiene a bada il peso.