Nella provincia dello Jiangxi è stato esposto per la prima volta lo specchio di dinastia Han Occidentale con un ritratto di Confucio. In antichità veniva utilizzato per allontanare gli spiriti maligni
Uno specchio di bronzo risalente a 2.000 anni fa con un ritratto di Confucio è stato esposto nel museo provinciale della provincia orientale cinese dello Jiangxi.
Il museo fa sapere che è la prima volta che lo specchio viene esposto da quando gli archeologi cinesi lo dissotterrarono nel 2015 dalla tomba del Marchese di Haihun, risalente alla dinastia Han Occidentale (206 a.C.-24 d.C.). Ben 1.850 caratteri compaiono sul ritratto, che si trova sul retro dello specchio, largo circa 50-60 centimetri e alto tra i 70 e gli 80 centimetri.
Zhang Zhongli, vice caposquadra degli archeologi che hanno condotto gli scavi nella provincia, ha dichiarato:
“I caratteri includono i nomi di Confucio e dei suoi discepoli, insieme a una breve biografia di Confucio”
Secondo il ricercatore dell’Accademia Cinese delle Scienze Sociali Wang Renxiang:
“Lo specchio veniva probabilmente usato per bloccare gli spiriti maligni”
I cinesi hanno venerato Confucio e hanno seguito i suoi insegnamenti per secoli. È rispettato come “l’insegnante di tutti gli insegnanti” e i bambini imparano a recitare le sue frasi in tenera età.
Il cimitero dove fu sepolto il Marchese di Haihun è la più completa necropoli della dinastia Han Occidentale mai scoperto in Cina. Gli archeologi hanno finora dissotterrato più di 10.000 reperti dalle tombe. La mostra delle tombe nel Museo Provinciale del Jiangxi ha ricevuto 2,38 milioni di visitatori.
(Fonte Xinhua)