Il banchetto in onore del presidente Xi Jinping è stato un trionfo di musica e cucina nostrana. Più di 150 gli invitati all’elegante cerimonia: assente Matteo Salvini
L’Italia, si sa, è riconosciuta in tutto il mondo come il Paese della buona cucina. Quale miglior modo, dunque, per coronare la visita nel Bel Paese da parte del capo di Stato Xi Jinping se non con un piatto di pasta e dell’ottimo vino?
Ieri sera le porte del Quirinale si sono aperte a un fastoso banchetto in onore del presidente cinese e della first lady Peng Liyuan.
Appuntamento alle 19:00 nel Salone delle Feste del Quirinale, tovaglie bianco candido e dress-code all’insegna della sobrietà e dell’eleganza per gli oltre 150 invitati: smoking nero per gli uomini e abito lungo e scuro per le donne.
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Gli ospiti
Alla cena hanno partecipato diverse personalità della scena politica e istituzionale, oltre che gli imprenditori protagonisti degli accordi bilaterali discussi in questi giorni.
Dalla sindaca di Roma Virginia Raggi al giovane presidente dell’Inter Steven Zhang; dall’ex premier Romano Prodi al presidente di Confindustria Vincenzo Boccia: la tavolata a “ferro di cavallo” ha ospitato le personalità più in risalto della politica e dell’industria italiana. Assente, invece, il ministro Matteo Salvini, il più scettico tra i leader del governo in materia di cooperazione sino- italiana.
A tavola gli ospiti hanno potuto gustare un menù dai sapori squisitamente italiani. Il banchetto si è aperto con dei tortelli ripieni di carbonara, un connubio perfetto tra la tradizione culinaria tricolore e le regole imposte dal protocollo, che prevedono una certa eleganza.
A seguire vitello al tartufo, e come dessert un babà alla frutta accompagnato da un bicchiere di marsala: un dolce che ha entusiasmato le papille gustative della first lady.
Niente di meglio di un brindisi alla rinnovata amicizia tra i due Paesi per concludere il banchetto, occasione colta da Sergio Mattarella per ribadire l’importanza della cooperazione tra Cina ed Europa.
In alto i calici, e si dà il via allo scambio di doni: Xi Jinping riceve delle bottiglie di Brunello, un volume del Quirinale e un cesto d’argento; Mattarella, invece, torna a casa con dei quadri di arte contemporanea e una scultura a forma di vascello.
E per finire…
Terminati i convenevoli tutti gli ospiti si sono spostati nella cappella Paolina per ascoltare l’esibizione di Andrea Bocelli, simbolo della musica italiana in tutto il mondo e apprezzato particolarmente in Cina. Nel repertorio O sole mio, Mission e per concludere Nessun Dorma.
Ancora una volta sembra la first lady, appassionata di lirica nonché ex soprano di grande fama, ad aver gradito maggiormente.