Sono moltissimi i sostenitori della dieta vegana, che scelgono di cambiare alimentazione per ragioni etiche e ambientali. Anche i cinesi sperimentano la nuova “tendenza”
La dieta vegana è un regime alimentare che elimina il consumo di carne, pesce e qualsiasi cibo avente origini animali.
Il termine “Vegan” fu coniato da Donald Watson e Elsie Shrigley, fondatori della Vegan Society, che consideravano questo nuovo movimento il naturale epilogo della dieta vegetariana. Ma il veganesimo non si ferma a tavola: chi opera una tale scelta di vita rifiuta il consumo di ogni tipo di prodotto e tessuto il cui processo di produzione abbia coinvolto animali.
In questo articolo scopriremo il legame tra una dieta vegan e la tradizione culinaria cinese.
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Veganesimo in Cina. Esiste?
Negli ultimi anni scegliere uno stile di vita vegano sembra essere divenuta una vera e propria tendenza: cresce a dismisura il numero di persone che decidono di non consumare alimenti con derivazione animale. In tutto questo, cosa ne pensano i cinesi?
I decenni in cui il popolo cinese ha vissuto in estrema povertà hanno fatto sì che mangiare carne in Cina divenisse simbolo di prosperità, di benessere, di ricchezza. Mangiare carne è il simbolo di una Cina cambiata, cresciuta, di un passato difficile ormai superato e lasciato alle spalle.
Per questo motivo la cucina cinese contiene una moltitudine di pietanze a base di carne, uova o pesce. In questo contesto, uno stile di vita vegan sembrerebbe, se non impossibile, molto difficile. In realtà lo slogan “Go Vegan” ha un peso sempre maggiore in Cina: secondo uno studio condotto da South China Morning Post la stima dei cinesi che hanno deciso di rinunciare a mangiare carne è destinata ad aumentare tanto da rappresentare il tasso di crescita più veloce a livello internazionale. Sebbene i vegani in Cina rappresentino solo il 5% della popolazione, è necessario ricordare la vastità di questo Paese: significa che sono circa 50 milioni di persone ad aver aderito a questo movimento.
“Why so vegan?”
Cosa porta i cinesi a questo radicale cambiamento nell’alimentazione? La fetta più grande di vegani in Cina è rappresentata dai giovani, in particolare dagli adolescenti e da millennials. L’apertura economica e politica della Cina nei confronti del mondo ha fatto sì che molti cinesi appartenenti alla fascia di età più giovane viaggiassero per il mondo: i viaggiatori hanno così fatto proprie le abitudini alimentari d’oltreoceano, che si sono radicate e diffuse nel Paese di Mezzo.
Le motivazioni dei cinesi dietro questa scelta radicale sono molteplici: sono motivazioni etiche, legate alla sofferenza e allo sfruttamento degli animali; salutari, per salvaguardare il benessere del corpo e della mente; ambientali, un argomento che sta molto a cuore ai cinesi del 21° secolo.
Parallelamente alla scelta etica dei giovani cinesi, cresce il mercato vegano. Sono sempre di più i prodotti “cruelty-free” reperibili nei supermercati delle principali città cinesi, così come i ristoranti delle grandi metropoli che offrono unicamente piatti vegan. Tra questi sono famosi il Gingko Tree Café e il Pure Lotus, entrambi a Pechino, e il Gongdelin di Shanghai.
Vegani in viaggio in Cina: cosa mangiare?
Nonostante la grande quantità di carne, pesce e uova utilizzate nelle cucine cinesi, sono molte le pietanze che non ne prevedono l’uso. Tuttavia, se si viaggia in Cina, bisogna ricordare che molto spesso i cinesi utilizzano carne tagliuzzata come aggiunta o ornamento: è quindi necessario precisare all’addetto alle ordinazioni che “wǒ bù chī ròu!” (“non mangio carne”)!
Detto questo, trovare in Cina piatti a base di tofu, verdure o radici non è poi così difficile. Qui sotto una breve lista di tipiche pietanze cinesi prive di prodotti di origine animale:

- La zuppa di tofu alle verdure 豆腐蔬菜杂烩 è un piatto multivitaminico e privo di grassi. Il piatto consiste in cubetti di tofu saltati in padella con melanzane, carote, peperoni e zucchine, accompagnati da crostini di pane o cracker di sesamo.
- Un’alternativa al semplice “tofu con verdure” è il Mapo Tofu 麻婆豆腐, un piatto tipico della regione del Sichuan. Nonostante la ricetta tipica di Chengdu, dove il piatto è nato, preveda l’uso di carne di manzo o maiale, esistono innumerevoli varianti vegetariane o vegane della pietanza.
- Il grande classico, i ravioli di verdure o 蔬菜饺子. Si tratta dei classici ravioli cinesi, nella versione vegan che contiene carote porro, e verza e che vengono serviti con zenzero e salsa di soia.
- Il Malatang 麻辣烫, un bollito piccante ancora una volta originario del Sichuan. La particolarità di questa zuppa è che il cliente può scegliere gli ingredienti direttamente dal bancone frigo. Il cuoco si occuperà poi di cuocere e speziare il tutto in un grande calderone.
Come si dice “vegano” in cinese?
Per finire vi lasciamo con una nozione linguistica.
Il temine cinese per “vegetariano” è sù shí zhě 素食者, letteralmente “persona che mangia verdure” o “verdurista”. Di conseguenza, il termine per indicare una persona che segue una dieta vegana è chún sù shí zhě 纯素食者. Come potete vedere, la differenza tra i due vocaboli è determinata dalla parola 纯 chún, letteralmente “puro”. Quasi una conferma alla teoria dei due padri del veganesimo, che vedevano in questo movimento l’apice (nonché necessaria conseguenza) di una dieta vegetariana.