I sistemi educativi cinesi sono spesso criticati nel nostro Paese perché eccessivamente severi e rigorosi. Ma è davvero così?
In questo articolo vedremo come funziona il sistema scolastico cinese e quali sono i valori tramandati dalla scuola e dalla famiglia ai giovani studenti.
Sei pronto? Si parte…
Indice degli argomenti trattati
La disciplina nel sistema scolastico cinese
Il sistema scolastico cinese presenta questa divisione:
- istruzione prescolastica (o scuola materna) dai 4 ai 6 anni di età;
- scuola primaria (o scuola elementare), dai 6 ai 12 anni, obbligatoria;
- scuola secondaria inferiore (o Scuola Media), dai 12 ai 15 anni, obbligatoria;
- scuola secondaria superiore, dai 15 ai 18 anni;
- università, dai 18 anni in poi.
Come possiamo notare è una suddivisione molto simile a quella della scuola italiana. Le differenze si trovano nella durata della scuola elementare e della scuola superiore che in Italia durano rispettivamente 5 e 5 anni mentre in Cina 6 e 3 anni.
Altra grande differenza sta nella scuola dell’obbligo: in Italia gli studenti devono avere un’istruzione gratuita e obbligatoria dai 6 anni fino ai 16 anni; in Cina invece la scuola dell’obbligo ha una durata di 9 anni: 6 anni di scuola elementare più 3 di scuole medie.
I 9 anni di istruzione obbligatoria in Cina
La legge sui 9 anni di istruzione obbligatoria è entrata in vigore il 1 ° luglio 1986 per riuscire a garantire un’educazione universale a tutti i cinesi in età scolare e ridurre il tasso di analfabetizzazione dell’intera nazione, molto elevato prima del 1986.
La legge prevede che a partire dai 6 anni di età i bambini frequentino 9 anni di scuola dell’obbligo suddivisi in: 6 anni di scuola elementare e 3 anni di scuole medie.
La scuola elementare inizia a 6 e finisce a 12 anni. Agli studenti vengono insegnate 9 materie obbligatorie: cinese mandarino, matematica, inglese, educazione fisica, scienze, musica, arte e informatica.
Solitamente vengono trasmesse anche nozioni di storia, geografia, morale etica e politica.
La scuola media dura 3 anni a partire dal completamento della scuola elementare. Gli orari sono simili alla scuola elementare e le materie che vengono insegnate ai bambini sono: cinese mandarino, matematica, inglese, fisica, chimica, biologia, geografia, storia, ideologia e scienze politiche, musica, belle arti, educazione fisica, tecnologia e informatica.
Al termine della scuola media i ragazzi devono affrontare uno dei due più importanti test della vita scolastica di uno studente cinese, lo Zhongkao.
Il punteggio a questo test determina il superamento della scuola media (altrimenti si ripete l’anno) e l’ammissione alla scuola superiore desiderata. Un punteggio basso preclude l’ingresso nelle migliori scuole superiori del Paese.
La giornata tipo di uno studente cinese: mediamente 12 ore al giorno tra i banchi di scuola
Per tutte le istituzioni educative, dalle elementari alle scuole superiori, l’anno accademico è suddiviso in due semestri: da settembre a fine gennaio e da marzo a fine giugno.
Si va a scuola dal lunedì al venerdì e le vacanze sono suddivise nel modo seguente:
- una settimana ad inizio ottobre per la festa nazionale;
- un mese a febbraio per il Capodanno cinese;
- due mesi d’estate per le vacanze estive.
La maggior parte delle scuole inizia al mattino presto, circa alle 7:30. Ogni mattina, una mezz’ora circa viene dedicata all’attività fisica mediante l’esecuzione di marce in cortile o pratiche di arti marziali per rilassare il corpo e i muscoli e iniziare al meglio la giornata.
La disciplina marziale più insegnata e diffusa nelle scuole è il Tai Chi, molto efficace sull’elasticità muscolare, sul controllo della respirazione e della postura e sulla riduzione dello stress. Addirittura, in alcune scuole superiori, è richiesto di padroneggiare l’arte del Tai Chi per potersi diplomare.
Dalle 8:00 di mattina si rimane a scuola generalmente fino alle 17:30.
Sono incluse 1 ora di pausa pranzo e un’ora di attività post-scolastiche a scelta tra: calcio, atletica, ping-pong, pallacanestro, chitarra e canto.
Molte scuole organizzano corsi serali di autoapprendimento dalle 17:30 alle 21:00 in cui gli studenti possono terminare i compiti e prepararsi ai test. Se le scuole non organizzano corsi serali di autoapprendimento, gli studenti devono ancora fare i compiti a casa, solitamente fino alle 22:00.
In media, gli alunni delle scuole elementari trascorrono circa dalle 7 alle 8 ore a scuola, mentre uno studente della scuola secondaria vi trascorre dalle 12 alle 14 ore incluse l’ora di pranzo e le lezioni serali.
A causa della forte competizione per entrare nelle migliori università, molte scuole tengono lezioni mattutine extra in scienze e matematica per 3 o 4 ore il Sabato.
Inoltre, durante i pomeriggi del Sabato e della Domenica e durante la settimana, i ragazzi sono impegnati in attività extracurriculari stabilite dalle loro famiglie.
Attività extracurriculari: Sport, arti marziali, musica e approfondimenti

Molti genitori cinesi riempiono i pomeriggi, le sere e i fine settimana dei bambini con attività extrascolastiche .
Le lezioni extra possono impegnare dalle 2 alle 5 ore al giorno nei giorni feriali e dalle 4 alle 10 ore al giorno di Sabato e Domenica.
Le attività oggetto d’insegnamento extrascolastico sono prevalentemente:
- la musica, soprattutto pianoforte e violino, perché ci sono molte competizioni con questi strumenti con le quali lo studente può ottenere riconoscimenti spendibili per entrare in una ottima scuola superiore prima e in un’ottima università poi;
- approfondimenti scolastici e accademici soprattutto di inglese, matematica, informatica e cinese mandarino scritto ovvero le materie principali su cui verterà il Gaokao alla fine della scuola superiore;
- lo sport, soprattutto calcio, basket e arti marziali, sempre nell’ottica di ottenere crediti extra e borse di studio per l’università.
Sebbene ci siano casi di studenti cinesi che iniziano a suonare il pianoforte o praticare l’inglese già a partire dai 2 anni di età, generalmente i bambini iniziano queste attività extra verso i 7 anni.
Ma perché i genitori si preoccupano così tanto dell’aspetto educativo e lasciano meno spazio e svago e divertimento?
La risposta è semplice: competizione. La pressione competitiva del sistema educativo cinese è elevata a tutti i livelli.
Le università e le scuole superiori, soprattutto quelle più rinomate, sono poche in rapporto alla popolazione cinese.
I valori, la disciplina e gli insegnamenti nel sistema educativo cinese
Fin dalla scuola materna, gli insegnanti educano i bambini secondo l’arte del “buon cittadino” perseguendo quei valori di matrice confuciana e comunista che saranno parte integrante dell’inserimento del futuro adulto nella società: valori quali la collettività, la disciplina, il rispetto delle regole e della gerarchia.
Il sociale e il collettivo in Cina sono molto più importanti rispetto all’individualità e alla propria famiglia.
L’idea di fondo è che ciò che è bene per la società lo è anche per l’individuo, una visione leggermente divergente rispetto a quella Occidentale.
Alla concezione dell’individuo come parte integrante di una comunità si ricollega anche il valore positivo dato all’emulazione e alla competizione: la ricerca della perfezione porta alla ripetizione ossessiva della pratica emulando il più bravo e superando sempre i propri limiti.
Il Gaokao: l’esame di ammissione all’università
L’intera vita di uno studente gravita intorno al Gaokao: il test di ammissione all’università che nell’ottica degli studenti, degli insegnanti, della famiglia e della società predispone ad un futuro fatto di successo e fama.
Il Gaokao si tiene ogni anno, una sola volta all’anno, ad inizio giugno e dura due giorni. In queste date la Cina si ferma: i lavori di costruzione sono sospesi vicino alle sale d’esame e il traffico è dirottato.
Il punteggio al test è il “numero” più importante della vita di ogni ragazzo cinese, il culmine di 12 anni di scolarizzazione, sacrifici e pressioni costanti.
Tante sono le misure di sicurezza per impedire ai ragazzi di barare: la maggior parte delle sale d’esame installano telecamere a circuito chiuso e alcune usano addirittura i metal detector.
In alcune scuole è stata utilizzata anche l’identificazione delle impronte digitali e dell’iride per verificare l’identità degli studenti.
Chi è colto ad imbrogliare non può rifare il test per 3 anni.
Il Gaokao è composto da quattro prove per un punteggio totale di 750 punti, così ripartiti:
- elaborato scritto di cinese; 150 punti
- inglese (o russo, giapponese, tedesco, francese o spagnolo); 150 punti
- matematica; 150 punti
- storia, scienze politiche e geografia (per chi ha scelto scienze sociali) o fisica, chimica e biologia (per chi ha scelto scienze naturali); 300 punti totali.
Le domande sono per lo più a scelta multipla e sono notoriamente difficili. La prova di matematica richiede competenze paragonabili a quelle per superare esami universitari europei.
Ma per molti studenti, l’elemento più intimidatorio è il tema della prova di cinese.
Agli studenti viene concessa un’ora per scrivere su una di due possibili tracce, che sono spesso estremamente ellittiche. Ad esempio, alcune tracce sono state: “Le ali delle farfalle hanno colori?” oppure “Chi ammiri di più? Un ricercatore di biotecnologia, un tecnico di ingegneria di saldatura o un fotografo? “
Se vuoi cimentare le tue abilità cognitive con questo test, puoi visionare una raccolta di alcune domande e risposte del Gaokao del 2017.
La preparazione al Gaokao: molta disciplina e concentrazione
Mediamente, i giovani cinesi a partire da qualche mese prima della fatidica data del test, dedicano allo studio 12 ore al giorno dormendo 6,7 ore a notte.
Data l’importanza che ricopre questo test nella cultura cinese, non sorprende che tutta la didattica, a partire dalle scuole elementari, sia orientata al preparare al meglio gli studenti per questo esame.
Purtroppo, ci sono pochissime università in Cina in rapporto alla popolazione e il punteggio del test è l’unico metro di giudizio.
Per questo motivo gli studenti cinesi dimostrano una grande forza di volontà, dedizione e concentrazione per riuscire ad ottenere un grado di perfezione che li porti ad emergere.
L’educazione della famiglia cinese verso i propri figli

Dopo l’escursus sul sistema scolastico cerchiamo di capire quale sia il fattore principale che ha contribuito a creare tale tipo di scenario.
La politica del figlio unico
La politica del figlio unico è una legge introdotta nel 1979 e abolita nel 2015 che vietava alle famiglie di avere più di un figlio.
Questa legge ha avuto sicuramente ripercussioni indirette sulla vita e sull’educazione dell’unico figlio che le famiglie potevano avere: 1 solo figlio, 2 genitori, 4 nonni e il massimo delle cure e delle attenzioni concentrate su un unico soggetto.
In questa situazione la famiglia, conscia sia della difficoltà del percorso scolastico che della situazione non facile al di fuori della Cina, cerca di fare il massimo per guidare il figlio o la figlia affinché non perda la retta via e raggiunga i migliori risultati.
Lo studente segue ciecamente la volontà dei genitori e della famiglia poiché nutre un profondo rispetto verso di loro. Rispetto che è parte integrante della cultura cinese in quanto deriva dal principio confuciano della “pietà filiale” secondo cui il figlio deve avere cura e deferenza nei riguardi dei genitori.
Differenza tra Oriente e Occidente nell’educazione dei figli
In Occidente le famiglie lasciano molta libertà ai propri figli: fanno in modo che autonomamente trovino la loro strada, che commettano errori e imparino.
In Oriente le famiglie sono mosse dal pensiero che il figlio sia troppo piccolo per capire le grandi difficoltà che dovrà incontrare crescendo e preferiscono prendere loro, per il suo bene, le decisioni migliori per lui.
Le famiglie cinesi vogliono che i figli svolgano numerose attività scolastiche e sportive fin dalla tenera età, così riescono a generare in loro un forte senso di disciplina che li porta a ricevere un’istruzione il più completa possibile.
La Cina è molto diversa dall’Occidente: la società cinese è molto competitiva e il miglior gesto d’amore che i genitori possono fare per i propri figli è quello di metterli nella condizione di eccellere in ogni campo per riuscire a distinguersi fra oltre un miliardo di persone.