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Pittori cinesi contemporanei: i più famosi
Le nuove politiche economiche della Cina, decisamente più aperte ai mercati internazionali rispetto al passato, hanno consentito la libera circolazione di opere d’arte, permettendo agli artisti cinesi di farsi conoscere in tutto il mondo.
Essendo cresciuti in un paese che attraversava un florido periodo finanziario, nel pieno di un boom economico, gli artisti cinesi si sono potuti formare in un terreno ricco di stimoli, rimanendo comunque saldamente ancorati alle loro origini e alla forte cultura tradizionalista della madrepatria.
Ma chi sono i pittori più famosi della Cina?
Xinyi Cheng
Xinyi Cheng, nata nel 1989 a Wuhan, attualmente vive e lavora ad Amsterdam, dopo aver concluso la sua formazione a New York.
Ciò che caratterizza i dipinti di questa pittrice è il fatto che essi siano permeati da una quantità di vita e di vivacità spropositata. Xinyi Cheng ha infatti deciso di rappresentare nelle sue opere scena di vita quotidiana, comuni, che però si allontanano da ogni forma di malinconia e tristezza, prediligendo invece quelle più spensierate e felici.
Il colore è il vettore delle emozioni, predilige appunto tonalità forti e pure che pongono le basi per l’atmosfera e lo spazio dell’opera.
I soggetti preferiti da Xinyi Cheng sono i nudi maschili, i soggetti spesso sono amici dell’artista, che tramite queste rappresentazioni parla in modo sotterraneo e velato anche del tema dell’omosessualità.
La preferenza per i corpi, in particolare quelli nudi, è il frutto degli studi compiuti dall’artista in scultura, durante i quali passava ore ed ore ad esercitarsi nella riproduzione e nello studio della pelle e della carne.
Zeng Fanzhi
Nato nel 1964, attualmente vive a Pechino. Fin dalle origini della sua carriera, i suoi dipinti sono caratterizzati dalla loro immediatezza emotiva dovuta alle forti influenze espressioniste, riviste e dosate sapientemente.
Attraverso le sue opere l’artista vuole esprimere mediante l’uso delle metafore un senso di sé perduto ed una sorta di stordimento dell’autorealizzazione individuale.
La caratteristica distintiva dell’artista è il fatto che i soggetti rappresentati sono goffi e con le mani gonfie e sproporzionate.
Recentemente una sua opera è stata valutata 23,3 milioni di dollari, l’opera in questione L’ultima cena è una rivisitazione dell’omonima e celebre opera di Leonardo Da Vinci, rivista in ottica pop. In questa opera lo stile del Da Vinci viene coniugato in modo eccellente con lo stile tipico cinese e reinterpretato in chiave moderna, con colori accesi e stesure piatte.
Cui Jie
Nata nel 1983 a Shanghai, si è laureata presso il Dipartimento di Pittura ad Olio presso la China Academy of Art di Hangzhou.
Con le sue opere di stampo futurista, che spesso appaiono reali e immaginarie allo stesso tempo, Cui vuole evidenziare gli effetti che la rapida urbanizzazione ha prodotto nella Cina contemporanea.
Un’altra tematica espressa tramite la pittura dall’artista è quella della propaganda effettuata dal governo cinese. Molte delle sue opere sono infatti ispirate agli stili nazionalistici e socialisti tipici dell’epoca di Mao, ai quali vengono aggiungi elementi contemporanei, come linee grafiche e forme non realistiche che si integrano in modo equilibrato ed armonico in queste rappresentazioni.
Liu Wei
È forse l’artista più sovversivo tra quelli citati. Si cimenta in opere realizzate con numerosi artefatti: dalla scultura alla pittura, fino alla produzione di video ed installazioni.
Ritiene che l’artista abbia un ruolo fondamentale all’interno della società: quello dell’espressione assoluta. Lui Wei rifiuta ogni forma di limitazione e censura e non si lega né ad ideologie né a forme prestabilite.
Le sue opere sono espressione di un sentimento di eccesso e di consumismo che logora la società contemporanea, svilisce e denigra la corruzione e l’aggressività che secondo lui sono la manifestazione di un’ansia culturale che pervadere le giovani generazioni.
Le sue opere sono state esposte anche alla prima triennale di Nanchino nel 2005.
Xie Molin
Xie Molin è nato nel 1979. Ha compiuto i suoi studi in arte tradizionale cinese e in seguito si è perfezionato studiando nel Regno Unito, dove ha assimilato numerose contaminazioni artistiche.
Le opere di Molin mostrano intensi tratti automatici e dei dettagli certosini e accurati, con texture e strati che rivelano un senso di industrializzazione.
La sua estetica si basa sul minimalismo e sull’astrazione delle figure, facendo trasparire un evidente fascino artistico.
Ai Weiwei
Ai Wewei è nato da una famiglia di artisti. Si è diplomato all’accademia del cinema di Pechino per poi trasferirsi negli Stati Uniti iniziando la sua carriera artistica.
Viene considerato come l’artista cinese più famoso da tutta la comunità artistica internazionale; è un architetto, un designer ed è molto attivo a livello politico.
Ha collaborato, insieme a due architetti svizzeri, alla progettazione del nido d’uccello (Bird’s nest), simbolo delle olimpiadi di Pechino nel 2008, la realizzazione di questo progetto lo ha reso famoso a livello mondiale.
Fotografi cinesi contemporanei
La fotografia in Cina nasce inizialmente come ritrattistica, subendo le influenze degli esploratori occidentali che visitavano le regioni del Paese del Dragone.
In seguito ebbe due momenti di svolta:
- Fotografi di stato: trattavano di argomenti sociali e documentaristici e molti artisti lavoravano proprio per il governo.
- Artisti dell’East Village di Pechino: nacque come un circolo di artisti, più innovativi e orientati al futuro, non si focalizzavano tanto sull’espressione dei contenuti, quanto sulla ricerca concettuale.
Rong Rong
Con sua moglie Inri, di origine giapponese, ha fondato le basi della fotografia contemporanea in Cina. La loro collaborazione immortala negli scatti le trasformazioni socio-economiche della Cina, avvenute dopo le politiche di espansione e apertura economica adottate da Deng Xiaoping.
La vita dei due artisti, dopo un inizio florido e ricco di stimoli culturali e artistici, è stata segnata da una serie di eventi che hanno influito ed hanno modificato anche il loro stile artistico.
A metà degli anni Novanta, infatti, erano molto frequenti i raid delle forze armate in Cina e molti centri culturali furono distrutti, tra cui anche quello dei due artisti, che furono più volte costretti a scappare.
Questi eventi sono stati rappresentati più volte, immortalando momenti della loro vita quotidiana in un setting creato tra le macerie.
Weng Fen
Le sue opere sono state esposte in più di 50 mostre, rendendolo famoso in tutto il mondo.
Dopo gli studi di arte compiuti all’Accademia di Belle Arti di Guangzhou nel 1985, si è specializzato nell’arte della fotografia, ottenendo i primi riconoscimenti negli anni Duemila con delle fotografie che rappresentavano l’ambivalenza e la mutevolezza della città moderna, tra contemplazione poetica e trasformazioni urbane.
I soggetti delle sue opere appaiono come spettatori estranei, che rimangono stupefatti ed increduli di fronte alle trasformazioni che avvengono nelle metropoli cinesi, facendo trapelare sentimenti di paura e di curiosità.
Hong Lei
Nel 2000 ha iniziato un progetto sperimentale fotografando opere raffiguranti i paesaggi in stile Shanshui in bianco e nero, rivedendo e reinterpretando l’estetica tradizionale cinese.
Negli ultimi anni invece sta provando nuovi progetti sperimentali e innovativi che coniugano la modernità con la tradizione culturale cinese.
Uno dei suoi progetti si basa appunto sulla trasposizione mediante la pittura delle sue foto (moderne e innovative) sulla seta (tessuto che rappresenta la Cina e tutte le sue tradizioni).
Cui Xiuwen
Dopo aver completato gli studi al Dipartimento di Pittura ad Olio dell’Accademia Centrale di Belle Arti, ha proseguito i suoi studi con un dottorato alla Northeast Normal University.
È un artista multimediale che indaga con le sue opere il mondo della sessualità e della spiritualità umana.
Cui è una figura di spicco nella comunità artistica cinese e i suoi contributi sono stati rapidamente riconosciuti in tutto il mondo tanto da farla divenire la prima artista cinese invitata ad esporre le proprie opere alla Tate Britain nel 2004.
ShaoYinong e Mu Chen
Oltre che uniti sul lavoro, Shao Yinong e Mu Chen sono uniti anche in matrimonio.
La loro collaborazione inizia negli anni Duemila e le loro opere riflettono gli effetti che le rapide trasformazioni economiche, politiche e sociali hanno prodotto sulla popolazione.
Con le loro fotografie il processo della memoria, sia individuale che collettivo, viene analizzato e sviscerato, ricostruendo dualismi che esistono nella realtà e nella rappresentazione.
Letteratura cinese: gli scrittori più famosi
Anche la letteratura cinese contemporanea ha assunto negli ultimi anni, nonostante la censura abbia più volte provato ad eliminare o dichiarare menzognere molte opere, notorietà a livello mondiale.
La caratteristica di questa nuova corrente letteraria sta nel passaggio della lingua tradizionale (wényán) a quella parlata (bái huà).
Sono molti gli autori contemporanei che si sono fatti notare e sono riusciti a valicare i confini nazionali e a raggiungere i paesi di tutto il mondo.
Ma chi sono gli autori più famosi della Cina?
Mo Yan
Il primo posto spetta sicuramente a Mo Yan, che nel 2012 ha vinto il Premio Nobel per la letteratura.
Nasce da una famiglia molto numerosa di umili origini e poco più che ventenne lascia il nido familiare per arruolarsi nell’esercito. In questo periodo si laurea presso la Facoltà di Letteratura e, dopo venti anni di carriera militare, inizia a lavorare come giornalista.
Ha scritto opere narrative, teatrali e racconti. Un film ispirato ad una sua opera ha vinto l’Orso d’Oro al Festival del cinema di Berlino.
Can Xue
Can Xue è lo pseudonimo di Deng Xiaohua e letteralmente significa “neve sporca che si rifiuta di sciogliersi”.
Dal 2001 si è trasferita a Pechino con il marito. Il suo passato è stato segnato dalle persecuzioni effettuate dal governo cinese; i genitori, entrambi giornalisti, furono accusati di appartenere alla destra ed il padre fu mandato a riformare il lavoro, mentre la madre a lavorare nei campi.
A causa di questa separazione improvvisa con i genitori non le fu permesso di studiare e concluse solo le scuole elementari. La sua passione per la letteratura però l’ha spinta a continuare gli studi da autodidatta.
Le sue opere preferite, da cui trae ispirazione, sono quelle della letteratura occidentale classica ed in particolare quella inglese e quella russa.
Gao Xingjian
È divenuto celebre per essere il primo scrittore cinese ad aver vinto, nel 2000, il premio Nobel.
È nato in una famiglia di intellettuali cinesi e ha conseguito i suoi studi presso l’Università di Lingue straniere a Pechino.
La sua carriera è iniziata come traduttore, dopo una breve esperienza nelle Guardie Rosse durante la Rivoluzione culturale, si è trasferito a Berlino dove inizia ad affermarsi come narratore e drammaturgo.
Tornò in patria per un breve periodo, ma fu esiliato per aver avuto delle divergenze con le forze armate cinesi, da allora si trasferì definitivamente a Parigi.
Cao Shui
Cao Shui, conosciuto anche come Shawn Cao, è uno dei principali poeti cinesi. È a capo del Movimento della Poesia d’Eccellenza.
Con le sue opere coniuga ed unisce in modo sublime le dicotomie per eccellenza: Oriente e Occidente, sacro e profano, antico e contemporaneo.
Oltre a romanzi e poesie, Cao Shui è un noto sceneggiatore, ha infatti scritto i testi di più di cento episodi di serie TV ed è membro della China Film Association.
Weihui
La giovane Zhou Weihui ha effettuato gli studi presso l’università di Fudan a Shanghai.
Ha svolto numerosi lavori come la speaker, la barista, la grafica e molto altro.
Attualmente la sua opera Shanghai Baby è un bestseller in Cina, infatti, nonostante sia stato proibito dalla censura, ha avuto una larghissima diffusione al mercato nero ed in seguito è divenuto celebre in tutto il mondo, attualmente è tradotto in 34 lingue.
Wei Hui è stata considerata dai media internazionali come portavoce della nuova generazione di giovani donne cinesi. Ha presentato il suo lavoro in un gran numero di pubblicazioni occidentali.
Cantanti cinesi: le canzoni più famose
Il panorama musicale cinese si divide letteralmente in due:
- da un lato quello della vecchia generazione, le canzoni più popolari sono quelle dell’epoca del Presidente Mao e quelle cantate nell’opera di Pechino.
- dall’altro quello della nuova generazione, decisamente più occidentale e pop.
A partire dal 1980, in Cina si sono diffusi nuovi generi musicali, primo tra tutti il Rock cinese, e solo in periodi più recenti il K-pop, un genere di pop di origine coreana, che molto lentamente sta prendendo piede in tutto il mondo orientale e non.
Cui Jian
È considerato il padre della musica Rock cinese, raggiunse il massimo successo durante le proteste di Piazza Tian’anmen e le sue canzoni divennero la colonna sonora di tutte le rivolte, in particolar modo la sua canzone più celebre Nothing in My Name.
S.H.E.
S.H.E. è un gruppo di ragazze originarie di Taiwan e sono diventate molto famose in Cina.
Le componenti del gruppo: Hebe Tian, Selina Jen e Ella Chen hanno uno storico di 4 milioni e mezzo di dischi venuti. Il loro singolo più famoso? Yu zhou xiao jie.
Hua Er Yue Dui
Questo gruppo è una boy band. Il loro genere iniziale era il punk che li aveva resi un gruppo di riferimento in quella scena musicale, in seguito, viste le potenzialità del genere pop, hanno cambiato completamente stile.
Sono sempre stati sotto i riflettori mediatici a causa dei continui scandali che hanno segnato la loro carriera: dalle accuse di plagio alle risse nei ristoranti.
Eason Chan
Le canzoni di Eason Chan sono molto romantiche, talvolta persino sdolcinate. Ha ricevuto moltissimi premi per le sue doti canore: come ad esempio il Golden Melody Awards nella categoria “Miglior cantante mandarino” con il suo celebre album Don’t Want to Let Go.