Oltre all’Opera di Pechino, nel Paese del Dragone, era molto diffuso anche il teatro delle ombre cinesi e quello delle marionette.
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L’origine leggendaria del teatro delle Ombre Cinesi
L’origine di questa forma di arte è molto incerta ma molto antica. Una leggenda vuole che durante il regno dell’imperatore Wu di Han, una delle sue concubine morì.
Il dolore dell’imperatore fu tale che un mago gli promise che avrebbe innalzato verso il cielo lo spirito della defunta.
L’imperatore scorse tra i drappeggi delle tende della sua dimora, illuminate da una torcia, un’ombra che assomigliava alla sua amata, da allora il mago continuò ad utilizzare le ombre per gratificare, consolare, supportare e divertire le persone.
Oltre la leggenda, ritroviamo le prime vere testimonianze del teatro delle ombre cinesi si hanno durante la dinastia dei Song, che regnò fino al 1127.
La magia del teatro delle Ombre Cinesi e la sua diffusione nelle città
Sicuramente anche tu, quando eri piccolo, ti sarai divertito a guardare mani proiettate sulle pareti di casa, all’ombra di un’abat-jour. Questa è la stessa fascinazione che anche in Cina hanno subito i primi spettatori del Teatro delle Ombre.
Il funzionamento di questa forma teatrale è molto semplice: vengono mosse figurine rappresentati oggetti o persone tra uno schermo semitrasparente (come la carta di riso) e una potente fonte di luce, che proietta le ombre, ingrandendole sullo schermo.
Inizialmente le forme utilizzate per creare le ombre erano intagliate nella carta, solo in seguito furono sostituite con sagome di cuoio, più resistenti.
Il teatro delle ombre prese presto piede in tutto il Paese, e durante la dinastia Ming a Pechino c’erano più di 50 compagnie teatrali che proponevano spettacoli in tutta la Cina specialmente durante le festività religiose e durante il periodo dei festeggiamenti del capodanno.
Generalmente venivano raccontate storie popolari o racconti di grandi eroi della cultura cinese.
Attualmente questa forma d’arte è ancora molto sentita nella regione dello Yunnan ed in particolare nella prefettura di Baoshan.
Come fare le ombre cinesi
Le ombre cinesi nascono da una forma teatrale molto in uso nella Cina arcaica, oggi sono rimasti pochi i teatri ambulanti che intrattengono le persone con questa forma di rappresentazione scenica.
Da bambini però sarà capitato a tutti di provare, da soli o con i propri genitori, a proiettare le ombre delle mani su una parete di casa con l’aiuto di una lampada. Questo gioco diverte moltissimo i più piccoli e lascia libero sfogo alla loro creatività: potranno proiettare ombre di animali realistici oppure frutto della loro fantasia.
Potrete passare dei momenti divertenti e unici con loro insegnandoli a far “volare” un’aquila sulla parete della loro cameretta o facendo apparire un maestoso cervo.
Cosa serve per proiettare le ombre cinesi?
Il materiale di cui avete bisogno per svolgere questa attività è pochissimo e sempre a disposizione in ogni casa:
- Una lampada abbastanza potente;
- Una stanza buia;
- Una parete sgombra, possibilmente bianca, o in alternativa un lenzuolo o un telo da appendere;
- Le vostre mani;
- Tantissima fantasia.
Le principali posizioni delle mani
Per realizzare le ombre cinesi dovrete porre le mani tra la lampada e la parete, ad una distanza di circa un metro dalla fonte luminosa e un metro e mezzo dal muro.
Più avvicinerete le mani alla lampada più sarà grande l’ombra proiettata.
Ma quali sono le ombre cinesi più facili da fare con i bambini? Vediamole nel dettaglio.
Cervo
Aquila
Cane
Cigno
Lumaca
Bulldog
Dalle ombre alle marionette: una forma di rappresentazione preziosa
Anche il teatro delle marionette aveva, ed ha tutt’ora, una grande importanza in Cina. Questa forma di arte ha avuto origine in India, per poi diffondersi in tutto l’oriente dapprima e poi anche in occidente.
Questa forma di rappresentazione, apprezzata soprattutto dai bambini, si basa sulla messa in scena di alcune storie tramite l’utilizzo di alcuni fantocci con sembianze umane, chiamate appunto marionette, mossi da dei fili che vengono sapientemente manovrati da uno o più animatori, chiamati burattinai.
In oriente, e soprattutto in Cina, le marionette erano dei veri e propri oggetti d’arte, decorati da dei veri e propri artisti, e prodotte con materiali molto pregiati, come l’avorio o la porcellana. Anche i costumi delle marionette erano finemente decorati e cuciti su stoffe preziose come la seta; nessun dettaglio veniva lasciato al caso, spesso infatti le marionette possedevano anche gioielli realizzati con materiali e pietre preziose.
Lo spettacolo delle marionette infatti era riservato ad un pubblico proveniente da un ceto sociale più alto, ed anche i biglietti erano più costosi rispetto alle altre forme di intrattenimento.
La versione più economica di questo spettacolo si può ritrovare nel teatro dei burattini, che generalmente veniva rappresentato per strada per un pubblico più popolare.
A Pechino ancora oggi esiste il “China Puppet Theater” (中国 木偶 剧院), un teatro che copre un’area di più di 5000 metri quadrati e mette in scena rappresentazioni con marionette e burattini per i bambini e gli adolescenti, tramite sofisticate apparecchiature di luce e di acustica.
Questo teatro si prefigge come scopo quello di tramandare nei giovani cinesi, e in quelli di tutto il mondo tramite lunghe tournée, le origini della cultura cinese e quelle del divertimento artistico sotto varie forme teatrali.