La medicina cinese viene chiamata anche medicina tradizionale per due motivi:
- perché pone le sue origini già nei primi secoli avanti Cristo.
- perché, ancora oggi, fa riferimento e si basa su testi molto antichi.
Nella Cina antica la medicina era considerata come una vera e propria scienza ma anche come arte: numerose sono le scuole di medicina tradizionale, che già nell’anno 1000 divennero meta di molti studiosi e ricercatori anche occidentali.
Si ritiene che le prime forme di medicina siano però rintracciabili già prima del 2000 a.C.
L’agopuntura, ad esempio, è una delle tecniche più antiche, alla quale si aggiunse in seguito la farmacologia e le altre pratiche.
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Medicina cinese: una pratica olistica e globale
La medicina cinese, oltre ad essere tradizionale, viene anche definita come olistica, energetica e globale perché considera la realtà come unica, dove ogni uomo compone una parte del tutto.
Il singolo uomo rappresenta un microcosmo che vive in relazione al macrocosmo, non divisibile al suo interno tra corpo e spirito, ma visto come un’unità inscindibile (tenendo fede al più importante asse filosofico cinese, quello dello Yin e dello Yang) .
Storia della medicina cinese
La medica cinese tutt’oggi viene studiata su dei testi molto antichi raccolti all’interno della biblioteca della dinastia Han. I testi di medicina tradizionale sono divisi in quattro sezioni:
- Aspetti tecnici
- Fitoterapia
- Tecniche di igiene sessuale, che riguardano sia la corretta sessualità di coppia sia l’alchimia interna che si sviluppa durante l’atto sessuale
- Trascendenza
Anche se può sembrare un’affermazione più poetica che scientifica, nella medicina tradizionale viene presa in considerazione l’interezza della persona e tutte le interrelazioni del corpo con la mente e con l’ambiente esterno.
Secondo la medicina cinese, infatti, il quadro complessivo può modificare il singolo sintomo: questa logica pone le sue basi nell’antico pensiero taoista su cui si fonda la medicina tradizionale cinese incentrata sul concetto di Yin e Yang.
Medicina tradizionale cinese Vs medicina occidentale
La medicina tradizionale cinese si basa su un modello mentale molto diverso di quello su cui si basa la medicina occidentale.
La scienza medica del “nostro” mondo si basa su un approccio più analitico e quantitativo: si sofferma sul sintomo, localizzato in una specifica parte del corpo, ricercando l’elemento patogeno che lo ha causato,per isolarlo e neutralizzarlo. Spesso però ci si concentra solo sul sintomo, cercando di neutralizzare quello, senza domandarsi cosa l’ha effettivamente generato (come avviene, ad esempio, con un banale mal di testa).
Nella medicina tradizionale cinese, invece, il medico si basa sulla qualità e dunque sulla totalità dell’individuo, sia a livello fisico che psichico,collegando sfumature di significato sui processi globali.
Non viene prese in considerazione solo il sintomo, ma molti altri fattori che nella loro totalità inquadrano il sintomo stesso in un quadro di disarmonia: se il corpo manifesta un malessere, deve esserci un elemento che ha generato lo squilibrio fra Yin e Yang, ovvero fra una forza attiva e una passiva che governano il corpo di ciascuno di noi.
All’origine di una malattia o di un malessere ci possono essere anche cause emotive, che vanno a colpire specifici distretti corporei:
- La paura, propria dell’elemento acqua, indebolisce i reni, e può quindi essere compensata rafforzando l’energia di quest’ultimi.
- La collera, propria dell’elemento legno, danneggia il fegato e può provocare travasi di bile dalla cistifellea.
- La gioia e l’euforia incontrollate, e in generale tutte le emozioni violente, sono proprie dell’elemento fuoco e possono danneggiare il cuore.
- La preoccupazione specie se ansiosa, rivolta al passato, che genera rimorsi, è propria dell’elemento terra e si ripercuote sullo stomaco e la milza.
- La tristezza, propria dell’elemento metallo, nuoce ai polmoni, e viceversa una debole energia polmonare può generare degli stati depressivi di tristezza.
Questo scenario permette poi di poter definire quella che in occidente viene chiamata malattia.
I meridiani nella medicina cinese: cosa sono e come utilizzarli
Secondo la medicina cinese il corpo umano è nutrito da energia vitale, chiamata Qi, che nutre e tiene viva ogni cellula all’interno del nostro organismo.
Il Qi assume una fortissima importanza nella cultura cinese: si ritiene che la vita sia dovuta ad una condensazione di questo elemento, mentre la morte a una sua rarefazione.
Questa energia non scorre nelle vene o nei vasi linfatici, ma scorre all’interno di appositi canali energetici, che nella medicina tradizionale cinese vengono chiamati meridiani.
È possibile suddividere i canali energetici in due macro-categorie:
- i meridiani principali, che scorrono in modo longitudinale dalla testa ai piedi e arrivano in punti molto profondi del nostro corpo
- i meridiani secondari, posizionati in superficie, spesso in corrispondenza di nervi evasi sanguigni, che permettono il collegamento degli organi con il resto dell’organismo.
In totale nel nostro corpo sono presenti 12 canali in cui scorre il Qi o energia vitale che si suddividono in due gruppi seguendo i principi di Yin e Yang. In questi canali scorre l’energia verso l’alto o verso il basso, legandosi a uno specifico elemento (metallo, acqua, fuoco,terra, legno).
Nella seguente tabella è possibile vedere la loro suddivisione, il loro elemento di riferimento e su quale organo o emozione abbiano effetto.

Il trattamento della patologia, nella medicina tradizionale cinese, si basa sul ristabilimento dell’equilibrio psicofisico. Per ristabilire l’armonia nel corpo vengono stimolati degli specifici punti energetici mediante le varie tecniche di cui la medicina tradizionale si avvale.
Le tecniche principali della medicina cinese
La medicina cinese si avvale di alcune tecniche terapeutiche, che hanno subito molte modifiche e revisioni nel corso del tempo, ma che puntano allo stesso obiettivo:ristabilire un equilibrio.
Anche la medicina cinese moderna ha conservato questi strumenti terapeutici assieme a tecniche complementari che si sono diffuse anche nel mondo occidentale come pratiche di benessere generale.
Agopuntura
L’agopuntura trae le sue origini nella zona sud orientale della Cina, subendo influenze della cultura indonesiane e viene tramandata da più di tremila anni.
L’agopuntura è sicuramente una delle tecniche più conosciute e diffuse della medicina tradizionale cinese. Questa tecnica consiste nell’inserimento di aghi molto sottili in specifiche parti del corpo.
Gli aghi dell’agopuntura vengono utilizzati seguendo i meridiani: si potrebbe pensare a una tecnica dolorosa, in realtà non provoca dolore, ma una sorta di pizzicore o intorpidimento. È importante che il paziente sperimenti queste sensazioni in quanto garantiscono che l’ago sia posizionato nel punto giusto.
I benefici sono dovuti al fatto che, durante l’inserimento dell’ago, avviene sia un rilassamento dei muscoli ed una stimolazione dei nervi che aumentano la produzione di endorfine, dei neurotrasmettitori in grado di ridurre il dolore.
Le tecniche ideali prevedono il posizionamento di aghi in modo locale, molto vicini tra loro, oppure molto lontani tra loro come ad esempio sulle mani e sui piedi, coordinando gli arti inferiori e quelle superiori (quest’ultima tecnica è definita distale).
Negli ultimi anni si sta diffondendo anche una versione new age di questa disciplina, chiamata cromo-agopuntura. Questa pratica consiste nel proiettare fasci di luce colorata sui punti in cui normalmente andrebbero inseriti gli aghi. Questa metodica risulta essere molto meno invasiva e può essere praticata anche da persone che non sono medici, inoltre risulta avere anche proprietà tonificanti.
La scelta dei colori inoltre permette di ristabilire l’equilibrio energetico del paziente, tramite una vera e propria seduta di cromoterapia, portando benefici anche a livello psicologico.
Per cosa si utilizza l’agopuntura
Generalmente l’agopuntura viene utilizzata per trattare diversi sintomi come ad esempio i dolori cervicali, le sciatalgie, le artrosi e tutti i problemi muscolo-scheletrici. Risulta essere molto utile anche nei casi di forti cefalee e mal di testa, per problemi ginecologici ed anche per problemi emotivi, come l’ansia, lo stress e la depressione.
Negli ultimi anni si è diffusa la credenza che l’agopuntura possa aiutare e smettere di fumare e possa aiutare a dimagrire. Ad oggi non ci sono studi che confermino queste teorie anche se molti pazienti dichiarano di averne tratto giovamento, mentre invece ce ne sono molti sul trattamento delle altre patologie. L’unica deduzione che possiamo fare è che, come detto in precedenza, l’agopuntura aiuta a ridurre lo stress, e quindi se una persona è più rilassata può essere meno propensa a fumare o a mangiare.
Generalmente i pazienti si rivolgono ad uno specialista quando il sintomo ormai ha raggiunto una situazione acuta e persistente, per questo motivo, si va da un minimo di 5 sedute fino anche a 10-12. L’agopuntura ha un maggior effetto quando viene attuata come terapia precoce, è dunque importante che il paziente si rivolga allo specialista quando sente comparire i primi sintomi. In linea generale questa terapia non presenta delle controindicazioni, sono nel caso in cui un paziente stia svolgendo una terapia con anticoagulanti.

Coppettazione
Oltre all’agopuntura anche la coppettazione o cupping ha acquisito molto popolarità negli ultimi anni, soprattutto dopo le olimpiadi di Rio nel 2016, quando sono diventate virali su tutti i media, delle foto in cui erano visibili sulla pelle di molti atleti delle macchie scure, simili a ematomi, dovuti al cupping.
La coppettazione consiste nel posizionare delle coppette di vetro, plastica o bambù, creando un effetto ventosa sulla pelle, e favorendo in seguito una migliore circolazione sanguigna. Aumentando l’afflusso sanguigno in una specifica zona, la coppettazione è utile per alleviare i dolori causati da delle contratture muscolari.
Il cupping può essere utilizzato anche con l’inserimento di aghi, potenziando l’effetto dell’agopuntura.
Anche questa procedura potrebbe sembrare dolorosa dal momento che lascia dei segni bene evidenti sulla cute, ma in realtà non lo è per niente. È comunque sempre preferibile avvisare il paziente prima di intraprendere questa procedura, in modo che non si spaventi al termine della terapia.
Generalmente una seduta di coppettazione dura pochi minuti, al massimo 10, in quanto la suzione prolungata della cute potrebbe portare a danneggiarla, se si vuole eseguire questa pratica è bene rivolgersi ad uno specialista.

Dietetica e alimentazione
La dietetica e l’alimentazione ai fini terapeutici è una delle tecniche di prevenzione migliori nella medicina tradizionale cinese e sfrutta le proprietà degli alimenti.
In Cina, molti alimenti, ma soprattutto le spezie vengono utilizzate come veri e propri farmaci come ad esempio lo zenzero e il chiodo di garofano.
Secondo la medicina tradizionale cinese, i cibi sono delle vere e proprie fonti di energia vitale,vengono catalogati secondo quattro nature:
- Fredda: utile a contrastare il calore
- Fresca: rinfresca e nutre i liquidi
- Tiepida: ha azione riscaldante in modo lieve
- Calda: come quella tiepida riscalda, ma in modo maggiore
Le nature degli alimenti servono a trattare l’organismo in base all’ambiente in cui vive l’uomo. Ad esempio durante l’estate è preferibile consumare alimenti rinfrescanti,così come è comune fare anche in occidente.
Queste tematiche sono state inserite anche nella cultura occidentale, possiamo ritrovarle infatti negli scritti di Galeno nel III secolo d.C.
Nella medicina tradizionale cinese è importante conoscere la natura dei cibi perché permette di alimentarsi seguendo il ciclo delle stagioni e soprattutto seguendo la costituzione del paziente e curare le malattie.
Oltre che in base alla natura i cibi sono categorizzati anche secondo cinque sapori:
- Dolce: si rivolge al pancreas e milza, questo sapore permette di tonificare e trattare gli spasmi.
- Salato: si rivolge al rene, ha un effetto ammorbidente, per questo motivo viene utilizzato anche per il trattamento dei noduli.
- Piccante: si rivolge al polmone, nella medicina tradizionale cinese questo sapore permette di disperdere e dissipare le sostanze, nello specifico tramite la sudorazione.
- Amaro: si rivolge al cuore, i cibi di questa categoria hanno un effetto condensante.
- Acido: si rivolge al fegato, ha effetto astringente e permette di trattenere degli elementi all’interno del corpo.
Ognuno di questi sapori ha un effetto diretto sull’intero organismo ed in particolare sull’organo o sull’apparato di riferimento.
Vi è anche la convinzione che determinati alimenti agiscano su un determinato organo, questo principio è definito come “tropismo verso i canali”, ad esempio si pensa che il sedano nutra il fegato e per questo per trattare le patologie di questo organo si è soliti consumare grandi quantità di questo ortaggio.
Anche la cottura dei cibi ha una grande importanza nella medicina tradizionale cinese, infatti i diversi tipi di cottura possono essere inseriti nel principio dello Yin e dello Yang, ad esempio le cotture più delicate come quella al vapore o a bagnomaria sono classificabili nel concetto di Yin, mentre quelle più forti, come l’arrosto o la grigliatura rientrano nel concetto di Yang.
Le diverse tipologie di preparazione dei cibi sono utili per ristabilire l’equilibrio bio-energetico, inoltre influiscono anche sulla natura raffreddanti o riscaldanti degli alimenti.

Tuina: i massaggi medici
Anche se in occidente vengono utilizzati i massaggi per scopi terapeutici, quelli della medicina tradizionale cinese si basano su concetti teorici e pratici diversi.
Secondo la Tuina, l’insieme dei massaggi terapeutici, è importante agire sui punti in cui vengono inseriti gli aghi durante le procedure di agopuntura.
Dal punto di vista tecnico invece le procedure sono molto simili a quelle occidentali, infatti viene praticata la frizione, lineare o circolare e l’impastamento, nelle pratiche cinesi inoltre è praticata la manovra di rotolamento, eseguita con il dorso della mano, che favorisce l’oscillazione dei tessuti.
Nei massaggi terapeutici cinesi le manovre vengono eseguite sui canali prestabiliti dell’agopuntura, e nel caso in cui vengano trovati dei punti dolorosi, questi verranno stimolati in modo più intensi attraverso l’oscillazione e l’alternanza di pressione fissa e vibrata, in modo da “sbloccarli” e ristabilire l’equilibrio psico-fisico del paziente.

La medicina cinese funziona davvero?
La medicina cinese si sta diffondendo in modo esponenziale negli ultimi anni nei paesi occidentali, sono sempre più infatti le persone che scelgono di intraprendere un percorso terapeutico olistico, nonostante vi siano ancora molte persone che restano scettiche nei confronti di questa disciplina medica.
In realtà negli ultimi anni, la ricerca scientifica sta confermando molti principi su cui si basa la medicina cinese: nel 1996 una risonanza magnetica funzionale ha mostrato che la stimolazione tramite l’agopuntura di alcuni specifici punti ha effetto anche sulle aree cerebrali connesse. Nello specifico, si trattava di una sperimentazione per la cura di alcune patologie visive, che sono state trattate attraverso agopuntura nel ginocchio e nel piede.
Le scuole di medicina cinese si stanno moltiplicando e anche in molte Università è possibile seguire corsi, e alcune terapie sono state riconosciute anche dalla medica occidentale, conferendogli dunque un’utilità a livello terapeutico.